Smog: invasi dalle polveri sottili

A Feltre e a Belluno l'inquinamento è alle stelle
BELLUNO.
“59, 74, 79, 69, 59”: non sono i numeri del lotto, ma i cinque sforamenti consecutivi alle polveri sottili - il cui valore limite è fissato a 50 - che si sono registrati a Feltre e che ha reso operativa l’ordinanza firmata dal sindaco Vaccari: da oggi saranno dirottati fuori dal centro i veicoli euro 0 e i mezzi pesanti. Tre invece gli sforamenti consecutivi nel cuore di Belluno, dove il vicesindaco (e assessore competente all’Ambiente) Leonardo Colle sta studiando delle contromisure. La Provincia è pronta a censire tutti gli impianti di riscaldamento del Bellunese.

Il clima dei giorni a ridosso dell’Epifania non ha certo aiutato, ad ogni modo le amministrazioni sono intenzionate a correre ai ripari.

A Feltre, il sindaco lo ha fatto firmando un provvedimento che per diventare operativo aspettava soltanto il quinto sforamento, che - probabilmente - è arrivato prima di quanto si pensasse.

Alle porte della città il traffico dei mezzi pesanti e delle auto Euro 0 sarà dirottato sulla nuova circonvallazione, la Fenadora-Anzù.

Non si tratta, però, di una misura improvvisata, ma di una delle linee contenute nel piano comunale approvato recentemente. L’obiettivo è quello di ridurre il passaggio lungo via Bagnols Sur Cèze, via Dante, via Rizzarda e viale Monte Grappa.

Da oggi dunque i mezzi superiori ai 75 quintali che si muovono nella direttrice Belluno-Trento (e viceversa) saranno deviati sulla Fenadora-Anzù, fatta eccezione per i camion che hanno come meta di destinazione luoghi interni all’area interdetta. Gli autisti dovranno dimostrarlo con un documento di viaggio.

Stessa sorte per i veicoli Euro 0 - quelli immatricolati prima del gennaio 1997 - e per i motocicli, omologati prima del 17 giugno del 1999.

Il “nuovo corso” sarà segnalato dalla cartellonistica e dalla presenza di vigili nei punti più caldi, a cominciare dalla rotatoria del Pasquer e dall’uscita della Peschiera-Feltre ovest. Ovviamente, per chi sgarra, sono previste delle multe che si aggirano sugli ottanta euro.

A Belluno città, invece, gli sforamenti consecutivi sono stati tre, soglia che non giustifica - per il momento - l’adozione di alcun provvedimento. Nonostante questo, l’assessore Leonardo Colle sta già studiando delle contromisure.

«Dobbiamo rivedere il piano del trasporto pubblico. Da un lato vedo troppe auto, dall’altro autobus di linea spesso vuoti. E’ il momento di cambiare rotta».

Colle spiega come sia già entrata in vigore l’ordinanza che vieta l’accensione di fuochi all’aperto e i progressi fatti sul fronte della sostituzione delle vecchie caldaie. «Purtroppo le misure che abbiamo a disposizione sono poche. Certo non possiamo chiudere le strade. La maggior parte delle arterie che si trovano nel capoluogo sono snodi cruciali per la viabilità dell’intera provincia».

E da Colle arriva una bocciatura all’allargamento della rotatoria della Cerva, quella che - per intendersi - si trova prima del ponte degli alpini per chi arriva da Feltre: «E’ una scelta da rivedere. Solitamente le grandi rotatorie rendono più fluido il traffico, ma stavolta il principio non ha funzionato».

Una mano, comunque, potrebbe essere arrivata da Giove Pluvio: l’esperienza insegna che la pioggia è la peggiore nemica delle tanto temute pm10.

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