Soccorso alpino della Finanza, interventi in quota calati del 30%

Soddisfatto il maggiore Leonardo Landi: «La prevenzione ha creato una giusta cultura dell’andare in montagna»
I soccorritori del Sagf della Finanza
I soccorritori del Sagf della Finanza

CORTINA. In calo del 30 % gli interventi del Sagf, il Soccorso alpino della Guardia di finanza. La prevenzione che viene portata avanti da anni tramite la presenza dei militari del Sagf sul territorio, gli inviti alla prudenza e gli incontri nelle scuole, inizia insomma a dare frutti. Emerge questo dal bilancio statistico tracciato dalla compagnia di Cortina della Guardia di finanza, guidata dal maggiore Leonardo Landi, che oltre ad occuparsi di polizia tributaria comanda due stazioni di Soccorso alpino: una a Cortina ed una ad Auronzo.

Chi interviene. Le due stazioni Sagf sono composte da 24 militari specializzati, sempre pronti ad intervenire in aiuto delle persone infortunate o in difficoltà, 365 giorni l’anno 24 ore su 24, e da 5 unità cinofile addestrate al soccorso in valanga, in superficie ed in maceria.

L'andamento dell'estate. I dati estivi, da giugno ai primi di agosto, segnano così un 30% in meno di interventi. In questi giorni di pieno agosto si nota una calo turistico, il pienone si è visto solo lo scorso fine settimana, ma giugno e luglio hanno invece visto un’affluenza in linea con gli scorsi anni, quindi si può dire che sta iniziando a cambiare l’approccio alla montagna.

La prevenzione dà i suoi frutti. «Il dato generale è più che soddisfacente», ammette il maggiore Landi, «anche con un rilevante calo di interventi che è in controtendenza rispetto ai dati degli interventi che sono stati effettuati nell’arco alpino». In questa estate in corso, sebbene il meteo non sia stato positivo come la scorsa estate quando ci fu tanto sole e caldo, ci sono stati meno recuperi di salme e gli interventi effettuati dai militari del Sagf hanno aiutato persone che si sono procurate lievi infortuni: slogature, piccoli traumi agli arti. «Notiamo con piacere», continua Landi, «che la prevenzione che portiamo avanti da anni è servita a creare una giusta cultura nell’andare in montagna. Vediamo che chi sceglie di attraversare le Dolomiti lo fa con l’attrezzatura giusta e con il supporto di guide certificate e specializzate. Non abbiamo per ora riscontrato escursionisti in ferrata con scarpe inadatte, come era successo in passato, e vediamo che in tanti anche per i trekking si fanno accompagnare dalle guide. Questo è il modo corretto per vivere e godere della montagna. Affidarsi a persone esperte, avere un equipaggiamento adeguato, consultare il meteo».

«C’è anche un incremento di prudenza», dice Landi. «Sono numerosi coloro che telefonano alla compagnia di Cortina per chiedere consigli dopo aver guardato le previsioni che ad esempio promettono pioggia nel pomeriggio. Chiamano e chiedono se è opportuno iniziare un determinato percorso in montagna o se è meglio farne altri. C’è quindi più attenzione e meno superficialità e questo ritengo sia un bel risultato».

Il saluto a Landi. Un risultato che corona i cinque anni in cui Landi ha guidato la compagnia e le stazioni Sagf. Il maggiore è infatti in procinto di lasciare Cortina. Martedì, in sala consiliare, il commissario prefettizio Carlo De Rogatis, darà il saluto a nome della comunità a Landi, che da fine agosto prenderà servizio a Roma al comando del Nucleo operativo di Roma città metropolitana. A Cortina verrà a guidare la compagnia il capitano Gabriele Agostini.

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