Soccorso alpino, gli istruttori a lezione in quel di Erto

BELLUNO. Non si smette mai di imparare. Questa la filosofia che anima il Soccorso alpino. Si è concluso l’aggiornamento degli Istruttori regionali del Soccorso alpino, che nella palestra di roccia di Erto hanno appreso dagli istruttori nazionali del Cnsas le novità in merito alle procedure della parte roccia estiva. Insegnamenti che trasferiranno ai soccorritori veneti a seconda delle diverse necessità formative.
La Scuola regionale tecnici del Soccorso alpino Veneto – nuovo direttore Alessandro Zanon, vicedirettori Maurizio Pretto e Michele Zandegiacomo – conta 26 istruttori, dei quali due nazionali, e si occupa in collaborazione con le altre scuole, sanitaria e cinofila, della formazione dei nuovi volontari, ma soprattutto dell’aggiornamento continuo delle diverse figure previste ai vari livelli. Il 2018 vedrà 20 Osa (aspiranti operatori di Soccorso alpino) impegnati nel superamento del percorso formativo per diventare soccorritori effettivi, abilitati all’operatività sul campo. Con tecniche e conoscenze più performanti, che li porteranno ad affrontare esami di un livello superiore, si trovano i Tesa, Tecnici di Soccorso alpino: nel corso del 2018 è previsto l’aggiornamento dei 40 già titolati nella Delegazione Dolomiti Bellunesi e un’ulteriore selezione per avviare il nuovo corso in autunno. Entro l’anno probabilmente partirà anche la selezione dei prossimi Tecnici di elisoccorso. In tutte le Stazioni, infine, i soccorritori devono superare le riqualifiche, ovvero prove che garantiscano il mantenimento della preparazione necessaria per restare operativo.(m.r.)
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