Soccorso anziani e frane scalzano gli incendi

BELLUNO. Si chiamano vigili del fuoco, ma le fiamme non sono le loro uniche nemiche. Anzi, con il passare del tempo - anche grazie ad una prevenzione sempre più efficace - la lotta agli incendi sembra cedere il passo ad altre attività di fondamentale importanza per la sicurezza dei cittadini: al primo posto tra gli interventi realizzati nel corso del 2015 dai vigili del fuoco bellunesi, infatti, c’è il soccorso a persona, al secondo posto gli interventi in caso di incidente stradale. Gli incendi occupano solo il terzo posto della “classifica” stilata sulla base dei dati raccolti in occasione della festività di Santa Barbara.
La martire, celebrata il 4 dicembre, è la patrona dei vigili del fuoco che aprono le porte delle loro sedi ai cittadini. Nel piazzale della caserma saranno esposti gli automezzi, le attrezzature e i dispositivi utilizzati durante gli interventi. L’obiettivo è quello di diffondere la cultura della sicurezza antincendio e per i cittadini sarà l’occasione per conoscere da vicino il lavoro dei soccorritori.
Una professione che sta cambiando molto negli anni e che oltre alla lotta agli incendi abbraccia una vasta tipologia di interventi volti a garantire la sicurezza pubblica. Dal primo novembre 2014 al 31 ottobre 2015 i vigili del fuoco bellunesi hanno effettuato 3942 interventi: dalla rimozione della neve dal tetto alle fughe di gas, senza dimenticare gli incendi e gli incidenti stradali. Ma il settore nel quale i pompieri bellunesi sono stati più impegnati nel corso dell’anno è stato quello del soccorso alle persone: 608 gli interventi solo in questo campo. Si tratta, ad esempio, di anziani vittime di malori mentre si trovavano soli in casa. Fondamentale l’intervento dei vigili del fuoco per un soccorso tempestivo ed efficace.
Anche il campo degli incidenti stradali impegna molto i vigili del fuoco bellunesi. In 574 casi i soccorritori sono intervenuti sul luogo del sinistro mentre in altri 191 si sono occupati di recuperare veicoli o merci. Il lavaggio della sede stradale, necessario per eliminare sostanze pericolose per la circolazione, è stato effettuato 208 volte. Tra gli interventi più impegnativi dell’anno la fuoriuscita autonoma di una corriera Dolomitibus lungo l’Agordina: nessuno è rimasto ferito in modo grave ma l’intervento ha richiesto grande impegno da parte dei vigili del fuoco per recuperare il mezzo.
Gli incendi, tuttavia, non sono scomparsi. I pompieri hanno spento 452 tra roghi e principi di incendio, intervenendo inoltre 22 volte per roghi di sterpaglie o incendi boschivi. Ma oltre al fuoco nel 2015 ha fatto paura l’acqua: è stato l’anno delle frane in Cadore che hanno visto i vigili del fuoco impegnati in prima linea insieme agli altri soccorritori. Tra frane, crolli e dissesti statici gli interventi in questo campo sono stati 189 mentre quelli relativi a danni d’acqua (ad esempio allagamenti) sono stati 144. Ed ancora fughe di gas, sbloccaggio di ascensori, salvataggi di animali. Rispetto allo scorso anno gli interventi sono complessivamente diminuiti ma in passato hanno influito molto le eccezionali precipitazioni nevose che nel 2015 hanno risparmiato il Bellunese.
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