Soccorso piste, oltre 300 gli interventi

Questo il bilancio dell’attività del personale della polizia nei vari comprensori sciistici nel periodo delle feste natalizie
20030304 L'infografica qui a fianco mostra l'analisi di Dalmasso sulla casistica degli infortuni sulle piste da sci ( / )
20030304 L'infografica qui a fianco mostra l'analisi di Dalmasso sulla casistica degli infortuni sulle piste da sci ( / )

CORTINA. Trecento interventi eseguiti in pista, di cui 28 per scontri tra sciatori e 24 sanzioni comminate. Questo il bilancio dell'attività della polizia sulle piste dei comprensori sciistici della provincia nel corso delle festività natalizie. I dati sono stati resi noti dalla questura di Belluno e riguardano il commissariato di Cortina.

Dati importanti che denotano e ribadiscono la grande affluenza quest'anno, malgrado la crisi, di turisti in montagna. Turisti non solo italiani, ma anche stranieri. Il che a detta degli addetti ai lavori, è un risultato più che positivo.

I numeri. A fare la parte del leone per quanto riguarda il numero di interventi è il comprensorio di Cortina-Tofana (140 di cui 10 per scontri tra sciatori) che hanno portato quindi gli agenti a comminare ben 22 sanzioni. A seguire, ci sono le piste di Falcade (43 interventi, 8 collisioni e una sanzione), di Sappada (39 interventi, 3 collisioni e una sanzione), per chiudere poi col Falzarego-Lagazuoi (31 interventi, una collisione e nessuna sanzione), e con Arabba (29 interventi, 3 collisioni). Ed infine, sul circuito di Palafavera, la polizia del soccorso piste è intervenuta per 19 incidenti tra cui tre scontri tra persone.

«Si tratta di un grande sforzo profuso dal personale della polizia sul versante del soccorso pubblico sulle piste da sci che vede impegnati ben 27 operatori qualificati al soccorso in montagna nei comprensori di Cortina d’Ampezzo, Falzarego-Lagazuoi, Arabba, Falcade, Palafavera e Sappada. L’attività è orientata ad attivare un contatto quotidiano con i gestori degli impianti e con gli utenti, che richiede capacità professionali ad ampio respiro e specifiche qualità umane», fanno sapere dalla questura. Di questi 27 agenti quattro sono della questura di Belluno, mentre 10 sono in forza a quella di Cortina.

Gli interventi. Il servizio non è limitato, però, al solo soccorso per incidenti. Esempio ne è quello eseguito per rissa il 31 dicembre scorso sulla pista “Panoramica” di Falcade fra cinque sciatori «che se la stavano dando di santa ragione. Solo l’intervento degli agenti ha permesso, successivamente, di riportare la calma fra i litiganti, per un semplice urto in pista».

Protagonisti di questo episodio, sono stati sciatori in parte di Belluno, in parte di Agordo e di Milano. Probabilmente uno di questi scendendo, ha urtato un altro sciatore e da qui sarebbe nata la lite.

I due, a cui poi si sono aggiunte le altre tre persone per cercare di dirimire la querelle, hanno iniziato ad insultarsi, ad offendersi, a spingersi per poi giungere anche alle mani, anzi alle racchette da sci per malmenarsi. Uno dei contendenti si è anche ferito. La polizia del soccorso piste è quindi intervenuta per sedare il litigio al termine del quale nessuno dei presenti ha sporto denuncia.

L’uso delle tecnologie in pista. Ma sempre di più il soccorso piste si basa sull'utilizzo delle nuove tecnologie, soprattutto per trovare le persone disperse. Un episodio esemplare si è registrato la settimana scorsa quando, tramite la tracciabilità dello skipass, le forze dell'ordine hanno trovato una ragazzina di 13 anni tedesca che si era perduta nel comprensorio di Arabba. «Grazie alla felice intuizione di un agente che è ricorso alla tracciabilità dello skipass, tramite il computer del Superski Dolomiti, si è potuto scoprire l'ultimo ingresso della ragazzina nella stazione Piz Sorega A, nel comprensorio dell'Alta Badia, potendo attivare quindi le ricerche in quella zona che hanno portato al ritrovamento della straniera da parte dei carabinieri della stazione di Badia, infreddolita, ma sana e salva».

Polizia e Soccorso alpino. Un altro episodio in cui il soccorso piste si è rilevato importante anche grazie al supporto del Cnsas, è avvenuto un paio di giorni fa quando quattro ragazzi, tre diciottenni e un sedicenne, tentando un fuori pista nella pista Tofanina verso Ru Merlo, non sono più stati in grado di tornare indietro e hanno chiamato la polizia. Gli agenti hanno allertato pure il soccorso alpino e i 15 uomini sono riusciti in quattro ore (dalle 16 alle 20) a portarli in salvo. A tutti poi è stata comminata una sanzione di 50 euro ciascuno per sci fuori pista.

L’attività del soccorso piste della polizia, intanto, prosegue, insieme con la stagione sciistica che si dovrebbe concludere tra marzo e aprile.

Paola Dall’Anese

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