Società sportive a Sedico raddoppiano i contributi

L’amministrazione comunale ha istituito un fondo a sostegno dell’attività per aiutare i genitori che non potrebbero pagare le iscrizioni dei figli
Di Alessia Forzin
Libano, 5 giugno 2004. Il campa da calcio
Libano, 5 giugno 2004. Il campa da calcio

SEDICO. Raddoppiano i contributi alle società sportive. Chi lavora con i giovani sarà avvantaggiato dal nuovo fondo a sostegno dell'attività sportiva, che il Comune ha istituito per far fronte a una necessità: quella di aiutare le famiglie, che non potrebbero sopportare di pagare di più per far fare sport ai propri figli. Aumenti che potrebbero anche essere applicati dalle società, che non possono più ricevere contributi diretti da parte del Comune, per legge.

Così si è trovata un'altra forma: stanziare una cifra per ogni ragazzo tesserato, residente a Sedico. A disposizione ci sono 25 mila euro, una cifra considerevole: «Investiamo sullo sport perché lo consideriamo uno strumento educativo e per il benessere dei nostri concittadini più giovani», spiega il sindaco, Roberto Maraga. «Avremmo potuto dare i contributi alle famiglie, ma avrebbe voluto dire gestire oltre 550 pratiche». Tanti sono, infatti, i ragazzi di età inferiore ai sedici anni che frequentano le palestre e i campi sportivi a Sedico. In pratica, oltre metà della popolazione scolastica fa calcio (con San Giorgio-Sedico o Fiori Barp), tennis (con i circoli di Sedico e Fiori Barp), pallavolo, basket, pattinaggio a rotelle, danza, karate o atletica (con il gruppo sportivo La Piave 2000). Sono queste le dieci società che operano sul territorio sedicense. Quando è uscita la normativa che impone di non dare più contributi alle società sportive, il Comune si è trovato di fronte due alternative: smettere di aiutarle, con il rischio di un aumento delle tariffe per le famiglie, o trovare una soluzione.

«Con il fondo che andremo a votare giovedì (questa sera, ndr) in consiglio, interveniamo presso le associazioni sportive a sostegno delle famiglie». In pratica verrà garantita una cifra per ogni ragazzo under 16 tesserato per quella società. Chi gestisce un impianto (come le società di calcio, lo Skating club o i circoli tennis) avrà anche un contributo aggiuntivo, sempre “a testa” per ogni under 16. E chi ne gestisce più d'uno avrà il contributo moltiplicato per il numero di impianti gestiti. «Le società finora si sono sobbarcate costi che solo in parte vengono coperti dalle tariffe chieste alle famiglie», aggiunge l'assessore allo sport Sergio Pat, che insieme al consigliere Daniele Fagherazzi si è occupato dei rapporti tra l'amministrazione e le realtà sportive territoriali. «Le società dovranno presentare l'elenco dei ragazzi tesserati e su quella base daremo i contributi». «Con questo meccanismo il sostegno all'attività sportiva non solo è più oggettivo, ma anche più alto», prosegue Maraga. «Abbiamo ridotto le tariffe di utilizzo del palazzetto dello sport del 20 per cento, e i 25 mila euro del fondo, che varrà per la stagione sportiva 2013/2014, sono più del doppio dei contributi che abbiamo erogato lo scorso anno (circa 10 mila euro)».

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