Soddisfatte le parti sociali «Qui si investe sulle persone»

LIMANA. Un’azienda in crescita la Costan spa di Limana, che di fronte ai timidi segnali di ripresa dei mercati extra nazionali ha fatto importanti investimenti per migliorare la competitività del...

LIMANA. Un’azienda in crescita la Costan spa di Limana, che di fronte ai timidi segnali di ripresa dei mercati extra nazionali ha fatto importanti investimenti per migliorare la competitività del sito. «La Costan sta vivendo un momento positivo», commenta Bruno Deola, segretario della Fim Cisl, «a fronte però di grossi investimenti che hanno portato anche alla decisione di avviare nello stabilimento di Limana la produzione di vetri per i banchi frigo, operazione che dovrebbe andare a regime entro la fine dell’anno in corso con l’assunzione di una quarantina di persone in quel reparto», precisano Deola e il segretario della Fiom Cgil, Luca Zuccolotto. E proprio in vista di un’aggressione del mercato, i sindacati unitariamente hanno deciso di assecondare la richiesta della società di non erogare il premio di risultato ai contratti a termine se non dopo 10 mesi di lavoro e agli apprendisti dopo 12. «Non dimentichiamo che nel frattempo Costan ha assunto 80 persone al ritmo di una ventina a settimana dal maggio scorso, e questo lascia pensare che se gli investimenti andranno bene, parte di questi potranno essere trasformati in contratti a tempo indeterminato, secondo quanto ci è stato promesso dall’azienda stessa», dicono Deola, Zuccolotto e anche Stefano Barduca della Uilm.

«Questo accordo», prosegue Zuccolotto, «è merito del lavoro dei sindacati ma soprattutto dei lavoratori. E anche di una società che ha deciso di ridistribuire i profitti all’interno dell’azienda stessa sui lavoratori che fanno comunque sacrifici, che sono pronti ad una flessibilità alle volte molto spinta. Ma questo è stato possibile anche grazie al dialogo esistente tra le parti sociali e i titolari». «Un dialogo importante che ha permesso di migliorare la produzione ma anche la vita stessa di chi ci lavora», precisa Barduca. «Un accordo che vorremmo esportare anche ad altri siti», conclude Deola. (p.d.a.)

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