«Soddisfatto e orgoglioso per l’accoglienza della città»

BELLUNO. La soddisfazione del giorno dopo. L’inaugurazione del Museo Fulcis è filata via liscia, e la città ha risposto con grande entusiasmo al recupero del palazzo Settecentesco trasformato in...

BELLUNO. La soddisfazione del giorno dopo. L’inaugurazione del Museo Fulcis è filata via liscia, e la città ha risposto con grande entusiasmo al recupero del palazzo Settecentesco trasformato in museo. «Sono molto soddisfatto, perché trovarsi una folla del genere al teatro, con persone arrivate oltre mezz’ora prima dell’orario previsto per l’inizio della cerimonia, e trovare una folla tale che quando siamo usciti dal teatro non riuscivo nemmeno ad arrivare al Fulcis per il taglio del nastro, sono segnali inequivocabili che la città aspettava questo momento e ha risposto con una grande partecipazione», spiega il sindaco. «Abbiamo avuto moltissimi riscontri positivi alla giornata, che è stata impegnativa, ma tutto è filato liscio e ne sono più che soddisfatto».

Superata l’euforia da inaugurazione, si guarda avanti. Fino al 5 febbraio l’ingresso sarà gratuito ed è logico attendersi che le visite siano numerose. Fino al 1° maggio nel sottotetto del palazzo rimarranno esposte le tele del Tiziano con la Madonna Barbarigo e anche questo sarà un elemento di richiamo. Da sfruttare, per far conoscere il Museo Fulcis fuori dai confini comunali e provinciali. «Mi aspetto che la gente cominci a sentire sempre più come un valore proprio Palazzo Fulcis, che si faccia testimone di questa ricchezza», continua il sindaco. «Credo che il marketing più efficace, in operazioni di questo genere, siano gli stessi cittadini. Per questo evento c’era molta attesa, ed era importante si creasse questo clima. Mi pare che il lavoro fatto abbia avuto riscontri positivi: chi è andato a vedere il museo ha trovato una risposta alle sue aspettative».

Affrontando l’aspetto gestionale, non si può non tornare sulle parole del presidente della Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco. Il quale ha ricordato l’impegno della Fondazione nella fase di avvio del museo, ma ha anche ricordato che il Comune presto dovrà rendersi autonomo da un punto di vista finanziario. «Il problema economico riguarda tutti i musei d'Italia», risponde il sindaco. «Sappiamo che la Fondazione Cariverona non può garantire sostegno sulla spesa corrente in eterno, ma stiamo lavorando da tempo per trovare una soluzione. Il primo anno di apertura ci permetterà di capire quali sono le spese reali della struttura».

La Fondazione, però, ha garantito il suo impegno per completare l’acquisizione dell’ala del Palazzo che non è ancora stata acquistata: il Camerino Ricci. «Mi rifaccio alle parole del presidente Mazzucco: non ci piacciono le cose a metà. Non piacciono neanche a noi», sorride Massaro, senza sbilanciarsi. (a.f.)

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