Soffia 3,70, ma viene solo multato
CORTINA. Soffia 3.70, ma è prosciolto. Un lavapiatti ucraino di Cortina, che era stato mandato a casa dal posto di lavoro, perché barcollava e, lungo la strada, aveva abbattuto con la macchina anche delle fioriere, che erano finite contro i tavolini di un caffè ha incassato una sentenza di non doversi procedere. Questo perché l’esame alcolemico è stato fatto a diverse ore dagli incidenti (fra l’altro, con due gomme bucate) e l’uomo aveva bevuto anche sul tavolo domestico e non solo al banco del bar. Il difensore Pasin ha convinto il giudice Coniglio, basandosi su giurisprudenza della Cassazione e una sentenza del tribunale di Padova, che ha assolto un giovane, il cui tasso era stato rilevato a quattro ore dal sinistro.
Nel caso ampezzano, l’uomo aveva fatto danni per le strade di Cortina verso le 10 e i vigili urbani l’hanno trovato a casa, quando ormai era passato mezzogiorno. Il prelievo all’ospedale sarà delle 13,20 e il valore non poteva essere lo stesso del mattino, tanto più che nel frattempo l’imputato aveva bevuto degli altri alcolici, sempre dopo aver ricevuto la notizia della grave malattia del padre. Determinante la testimonianza di un testimone della difesa, che l’ha visto con la bottiglia in mano.
E così è passato dall’ipotesi più pesante dell’articolo 186 del Codice della strada a quella più lieve, cioè quella che prevede un tasso alcolemico da 0,5 grammi per litro di sangue a 0,8. Questo gli ha permesso di cavarsela con una sanzione amministrativa. Non doversi procedere dal punto di vista penale. (g.s.)
Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi