Soffocato da un boccone al ristorante, muore il figlio dell’ex sindaco di Rocca Pietore
BOLOGNA. Una cena spensierata che in un attimo si è trasformata in una tragedia. Un boccone di carne troppo grande, o forse mangiato troppo in fretta, è costato la vita a Marco De Vallier, 41 anni, non vedente originario di Rocca Pietore e da diversi anni residente a Bologna. De Vallier è morto soffocato. Inutili i tentativi di rianimarlo dei sanitari del Suem 118, che sono arrivati al ristorante di via Dell’Arcoveggio non appena è stato dato l’allarme.
De Vallier domenica sera era andato al ristorante in compagnia di un amico. Aveva appena iniziato le ferie, questa settimana sarebbe tornato a Rocca per trascorrere qualche giorno di vacanza con mamma Claudia e gli amici. Il papà Massimo, ex sindaco di Rocca, è scomparso lo scorso anno per le complicanze del Covid.
La tragedia si è verificata attorno alle 22. De Vallier era a cena con una persona. Secondo una prima ricostruzione della polizia, intervenuta con la Squadra Volanti, proprio per i suoi problemi alla vista aveva chiesto che la carne gli fosse servita già tagliata. Un boccone gli è stato fatale: il cibo si è incastrato nell’esofago, come hanno verificato poi i sanitari che lo hanno soccorso, e De Vallier ha perso conoscenza in fretta.
Inutili i tentativi di rianimarlo. Sono state messe in atto tutte le manovre necessarie, ma il 41enne è spirato per soffocamento.
Una morte assurda, una tragedia sulla quale sta indagando la Procura di Bologna. Il magistrato di turno, proprio per la particolarità dell’accaduto, ha aperto un fascicolo e disposto che venga effettuata l’autopsia sul corpo della vittima.
Marco De Vallier abitava non lontano dal ristorante in cui era andato domenica sera. Viveva a Bologna da anni.
Originario di Rocca Pietore, dopo aver frequentato il liceo classico Tiziano a Belluno si era trasferito in Emilia Romagna per andare all’Università. E lì era rimasto, trovando lavoro all’Agenzia delle Entrate. In precedenza aveva lavorato anche nell’agenzia Immobiliare Marmolada, attività di famiglia.
«Era un amico e un grande ascoltatore di Radio Più, da sempre», lo ricorda Mirko Mezzacasa, che per primo ieri ha dato la notizia della scomparsa di De Vallier. «Mai avrei potuto immaginare che quell’uomo di 41 anni compiuti lo scorso 12 agosto, soffocato da un boccone di carne al ristorante, fosse il mio amico Marco. Era il mio ascoltatore preferito dello streaming, quello che da Bologna sapeva riconoscere i problemi tecnici a distanza, che non mancava di criticarmi quando necessario e che spesso si faceva sentire raccontandomi della sua vita a Bologna».
Impegnato nel sociale, era responsabile nell’associazione Disabili Visivi per l’Emilia Romagna e la provincia di Belluno.
Qualche anno fa aveva contribuito a promuovere il raduno degli sciatori ciechi appartenenti al Gruppo sportivo dell’associazione nazionale Disabili Visivi ad Alleghe, manifestazione cui hanno partecipato sciatori provenienti da quasi tutte le regioni italiane e che ha permesso a persone cieche e ipovedenti di trascorrere una settimana sulle piste cimentandosi con lo sci.
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