Soldi dal disabile un anno e sei mesi

BELLUNO. È di un anno e sei mesi e 200 euro di multa (pena sospesa e non menzione nella casellario giudiziale) la condanna decisa dal presidente del tribunale di Belluno, Sergio Trentanovi l’altro ieri alla conclusione del processo a carico di Paola Gris per circonvenzione di incapace. La donna, inoltre, è stata anche assolta dall’accusa di estorsione.

Quindi non i due anni e sei mesi come apparso ieri sulla stampa a causa di un refuso nel corso della lettura del verdetto al termine del procedimento giudiziario voltosi a palazzo di giustizia.

Il giudice alla fine, quindi, ha accolto la richiesta che il pubblico ministero aveva avanzato durante la sua arringa.

I fatti risalgono al periodo tra agosto 2008 e maggio 2009 quando nacque una storia amorosa tra l’allora parroco di Castellavazzo e la donna. E nel corso di questa storia il sacerdote avrebbe dato delle somme di denaro alla sua amante in difficoltà prelevandole dal conto corrente di una persona disabile che viveva all’epoca dei fatti nella canonica insieme al prete.

E proprio per questo motivo i due erano andati a processo: il sacerdote però qualche tempo fa ha patteggiato un anno di reclusione rifondendo i soldi al disabile, mentre per la signora la vicenda si è conclusa l’altro ieri con il riconoscimento da parte del giudice del concorso in circonvenzione di incapace.

In aula, sia il pm che l’avvocato difensore dell’imputata, hanno esposto delle arringhe appassionate dimostrando la prima tutti gli elementi a carico della donna a partire dalla documentazione bancaria e le testimonianze tra cui quella dello stesso prete, mentre la seconda ha portato all’attenzione del giudice tutte le prove per scagionare la sua cliente a cominciare proprio dalla storia d’amore e dal rapporto di fiducia che l’imputata aveva col sacerdote.