Solidarietà bellunese in 40 Paesi del mondo
L'associazione «Insieme si può» ha inviato aiuti per 2.6 milioni di euro
BELLUNO. L'assemblea dei Gruppi "Insieme si può..." ha approvato il bilancio 2010. Piergiorgio Da Rold, coordinatore dell'associazione, prendendo spunto dalla frase di Albert Einstein "Non tutto ciò che si può contare conta. Non tutto ciò che conta può essere contato", ha sottolineato come le cifre del bilancio raccontino solo in parte la generosità dei donatori e l'impegno dei volontari, così come la straordinaria efficacia degli interventi messi in campo in ben 40 paesi diversi, privilegiando, come sempre, "l'ultimo chilometro" e "l'ultimo miliardo". In altre parole, si è cercato di raggiungere i più lontani, i più poveri, i maggiormente abbandonati e soli. I destinatari dell'aiuto sono stati i bambini malnutriti, le mamme, i giovani, gli studenti, le famiglie in difficoltà nel Sud del Mondo, ma anche nei nostri paesi. Con l'obiettivo di ridare loro dignità, fiducia nelle proprie forze, speranza in un domani migliore. Nonostante la grave crisi economica, dalla sede di via Garibaldi n. 18 a Belluno, sono partiti finanziamenti per un totale di 2.479.845 euro. Considerato, però, che altri 172.407 sono stati amministrati direttamente dagli 80 gruppi operativi, il totale generale diventa di 2.685.225, il che significa ben 161.590 in più rispetto al 2009. Nella destinazione dei fondi, la parte del leone l'ha fatta l'Uganda con ben 1.216.341. Ciò è giustificato, oltre che dalla povertà di quel paese, dalla presenza di due sedi di "Insieme si può..." e di sei operatori italiani che hanno seguito decine di progetti. Il progetto di Sostegno a distanza ha permesso di assistere circa 3000 bambini in 15 paesi diversi. A loro sono stati destinati 754.193 che hanno garantito il diritto all'istruzione, all'alimentazione, all'assistenza medica. Non sono mancati neppure i fondi destinati a dare risposta ai sempre più grandi e pressanti bisogni locali. Famiglie d'immigrati, ma anche di bellunesi che non riescono a pagare l'affitto, le spese mediche o le varie bollette. Nel corso dell'anno gli interventi con questa destinazione sono stati pari a 74.406. Le spese di gestione sono state di 363.347 pari al 14% del totale. Grazie, però, ad iniziative quali l'organizzazione di mercatini di artigianato, la vendita di libri, le quote sociali, le donazioni di singoli e gruppi, la percentuale delle spese scende al 8,15%.
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