Somadida diventa il regno delle farfalle più rare

AURONZO. La foresta di Somadida ha il suo “Giardino delle farfalle”.
È stato, infatti, inaugurato ieri nella Riserva naturale in località “Tre sorelle” a Palus San Marco il nuovo progetto di educazione ambientale promosso dal Corpo forestale dello Stato, ufficio per la biodiversità di Roma.
Lo scopo di questo progetto – il secondo realizzato in Italia dopo quello avviato nelle scorse settimane a Fogliano, vicino a Sabaudia – è quello di consentire una maggior presenza delle farfalle diffuse nelle diverse riserve, mediante opportuni interventi di messa a dimora, in alcune aree ben delimitate, di piante arbustive ed erbacee ricercate ed appetite dagli insetti.
«Il nostro obiettivo è quello di far vivere meglio le farfalle, attirando in primis le farfalle del luogo, senza inserire essenze che non siano locali», spiega il biologo Antonio Fasciolo dell’ufficio tutela della biodiversità del Cfs. «Quando siamo venuti qui a fine giugno per studiare la situazione, abbiamo scoperto che qui vive la Lopinga Achine, meglio conosciuta come Carniola, una farfalla, che di solito si trova soltanto nelle alpi Giulie e nella valle del Po e che è in forte rarefazione. Questo vuol dire che questo posto è davvero sano». «Un altro scopo molto importante del nostro progetto è quello di avvicinare le persone alle farfalle, che permettono una chiave d’ingresso ad un ambiente per lo più sconosciuto», spiega Flavia Caruso, responsabile dell’ufficio tutela della biodiversità. «Le farfalle sono anche una chiave di apertura per le persone con difficoltà, che si riconoscono nella metamorfosi della farfalla».
«Stiamo realizzando una serie di progetti di giardini delle farfalle, sia in pianura che in montagna, tra questi uno verrà inaugurato sull’Altopiano del Cansiglio la prossima primavera», continua la Caruso, «vogliamo creare una sorta di rete che permetta di realizzare anche nella terrazza di casa un microgiardino e far proporre questi progetti anche nelle scuole, dove si potranno creare dei piccoli “giardini delle farfalle».
Insieme a Fasciolo e alla Caruso, erano presenti all’inaugurazione anche Carlo Dilena, capo dell’ufficio Utb di Vittorio Veneto, il vicesindaco di Auronzo Anna Vecellio Del Monego e molti forestali di Auronzo. Moltissimi i presenti all’inaugurazione che hanno potuto osservare farfalle, crisalidi e larve, presenti soprattutto sulle foglie delle ortiche delle quali alcune specie come la Vanessa vanno ghiotte. Per il momento le farfalle sono ancora poche, ma sicuramente già dal prossimo anno, quando anche saranno aumentate le piante, tra i quali cardi e fiordaliso (centaurea nigriscens) nella stagione tardo primaverile ed estiva sarà possibile osservare lo sviluppo di questi meravigliosi insetti il cui ciclo vitale passa attraverso le fasi di uovo, bruco, crisalide e farfalla adulta. I visitatori hanno a disposizione anche una serie di pannelli esplicativi per conoscere le specie presenti e il loro sviluppo. E chissà che un giorno il Giardino delle farfalle Tre Sorelle non diventi come la Valle delle farfalle a Rodi, in Grecia, conosciuta in tutto il Mondo.
Laura Bergamin
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