Sommariva, cento anni tra caramellati e mattonelle

Da sempre in via XXXI Ottobre, il locale è un punto di riferimento per i feltrini. Poche novità, tanta qualità: «Negli anni siamo rimasti fedeli ai nostri prodotti»



Con i suoi prodotti ha scandito l’alternarsi delle stagioni per generazioni di feltrini. Per tanti, tantissimi, il suo gelato è stato ed è tuttora il premio per un bel voto, per una puntura affrontata coraggiosamente, per una promessa mantenuta, per molti altri in giovane età è stata, invece, passando di fronte alla vetrina, l’occasione per qualche capriccio. Compie cent’anni la gelateria Sommariva di via XXXI Ottobre a Feltre, un’autentica istituzione, dietro il banco della quale si sono alternate cinque generazioni.

Fortunato Sommariva arrivò nel 1919 da Villa di Forno di Zoldo, con alle spalle l’attività di ambulante gelataio e da allora gelati, mattonelle e caramellati sono entrati nelle case dei feltrini con ritualità, segnando il passaggio delle stagioni, da quella bella a quella fredda. Al bancone adesso stanno Walter e Luigino, subentrati a papà Vittorino, e Alberto, figlio di Luigino, che rappresenta la quinta generazione Sommariva, tanto che con passione, dopo aver intrapreso un’altra carriera, ha deciso di cimentarsi nella gelateria di famiglia.

«Fu il nostro bisnonno Fortunato ad avviare la produzione di mattonelle e di caramellati, i prodotti che ci hanno reso noti», spiega Luigino Sommariva. «I gelati venivano fatti d’estate, i caramellati in inverno, con l’aggiunta delle mandorle caramellate, avvolte nella carta una a una. Ai morti si sospendeva la produzione del gelato e si iniziava a produrre i caramellati, che arrivavano fino a san Giuseppe, il 19 marzo, quando si riprendeva con il gelato, rispettando la stagionalità. Questo è accaduto fino a una trentina di anni fa, perché poi le stagioni si sono dilatate e con esse i gusti dei nostri clienti, tanto che ora con i caramellati arriviamo fino a Pasqua. Unica eccezione a questa alternanza era costituita dalle mattonelle di gelato, che venivano già allora prodotte per tutto l’anno».

Via XXXI Ottobre è sempre stata la casa della gelateria Sommariva?

«Siamo sempre stati in questa via», confermano i fratelli Sommariva, «prima eravamo appena qui a fianco, dove ora c’è il negozio Kerry Blue. Il nonno Silvio ha poi rilevato l’allora caffè Lise, dove ora c’è il negozio Sisley, che era il caffè della gelateria e i due locali sono stati resi comunicanti a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, dapprima con un oblò, quindi con una porta. La produzione, invece, era a casa dei nostri nonni, Silvio ed Erminia De Fanti, in via Nassa».

Qual è il segreto dei vostri caramellati? Si narra di una ricetta mai svelata.

«Non c’è nessuna ricetta segreta», sorride Luigino, «semplicemente è la modalità di preparazione a essere accurata, perché alla fine parliamo di acqua e zucchero. Qualcuno fece pure analizzare il nostro caramellato per scoprire cosa ci mettiamo, diciamo che hanno fatto l’antidoping ai nostri caramellati. Stessa cosa possiamo dire per la mattonella, che è panna, con l’aggiunta eventualmente di cioccolato e zabaione, ma sempre alimenti semplici rimangono».

Nel corso del tempo cambiano le mode, sono cambiati i gusti dei vostri clienti?

«Non abbiamo cambiato i prodotti, perché il feltrino sa cosa trova da noi e quello ci chiede. Molto spesso ci domandano la mattonella bianca, non stanno ad ascoltare neppure gli altri gusti, stessa cosa per i caramellati; nel sessanta, settanta per cento dei casi vendiamo quelli alla noce o alla castagna. Questi ultimi, peraltro, sono pure i più difficili da preparare, perché richiedono tanto lavoro, in quanto le castagne vanno curate calde e infilzate calde. Negli anni Novanta, a un certo punto hanno iniziato ad andare di moda i gelati “soft”, spumosi, meno freddi. Siamo rimasti fermi al nostro prodotto, con la ricetta tradizionale, realizzato alla vecchia maniera, perché il gelato deve essere freddo e deve agglomerare poca aria, così risulta più digeribile. Alla fine la nostra scelta è stata premiata».

Il settore come sta vivendo questi anni difficili, con una congiuntura economica per nulla favorevole?

«“L’andamento economico degli ultimi anni è complicato per tutti», osserva Luigino Sommariva, «e non è certo responsabilità, per quanto riguarda via XXXI ottobre, della chiusura del traffico. Per quanto ci riguarda, è vero, abbiamo notato, senza il passaggio delle auto, una diminuzione di clientela nella fascia che va dalle 19 alle 21, perché era consuetudine per i nostri clienti fermare l’auto al volo, prendere i gelati, mattonelle o caramellati e ripartire. Chiaramente non potevamo chiedere che rimanesse il traffico veicolare per consentire ai nostri clienti di giungere qui davanti in auto e abbiamo dovuto pensare a qualcosa di diverso. Ora, con l’ingresso di Alberto, abbiamo progettato un recapito a domicilio serale dei nostri prodotti, proprio per supplire a questa diminuzione. Altre cose stiamo studiando, ma vedremo a tempo debito». —



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