Sono a Longarone le origini dell'azzurro Eder
LONGARONE. Un calciatore in nazionale di vecchie origini longaronesi. Si tratta di Eder Citadin Martins che venerdì ha segnato il gol decisivo agli europei contro la Svezia. La genealogia dell’oriundo brasiliano infatti è intrecciata con la storia dell’emigrazione bellunese, in quanto la bisnonna di Eder era Fontana Bez, nata nella frazione di Igne e poi emigrata nello stato di Santa Caterina in Brasile dove si trova una numerosissima comunità di antiche origini italiane. I bisnonni di Eder si sono conosciuti nel paese di Lauro Muller che all’epoca faceva parte della città di Urussanga, dove è radicatissima la presenza di longaronesi tanto che c’è un gemellaggio con Longarone dal 1991. A riscostruire la vicenda è stato, tra gli altri, Marcello Mazzucco, fondatore e oggi presidente onorario dell’associazione “Amici di Urussanga”.
«Ho fatto diverse ricerche genealogiche – spiega Mazzucco – da cui risulta che i bisnonni del giocatore Eder vivevano nella zona di Lauro Muller, all’epoca comune unico con Urussanga, ora invece diviso amministrativamente. Si tratta di una storia di emigrazione come tante ce ne furono in quel periodo con la bisnonna Fontana Bez partita un secolo fa da Igne per cercare una vita migliore oltreoceano: uno dei numerosi casi nelle nostre vallate. Fu in Brasile che conobbe suo marito ovvero il bisnonno di Eder, originario di Nove di Bassano del Grappa (da non confondere con Nove di Vittorio Veneto, ndr) che porta il suo stesso nome ovvero Edens Citadin Martins. I cognomi all'epoca potevano infatti venire cambiati in un processo di naturalizzazione, il nome originario era infatti Gianbattista Righetto che alcune fonti indicano come nato nel 1878 e partito per il Sud America a soli 13 anni».
Grazie a questi antenati il giocatore, nato il 15 novembre 1986, ha potuto ottenere la doppia cittadinanza che gli ha permesso fare il suo ingresso in nazionale, dopo aver militato in diverse squadre dei campionati di calcio italiani, l’ultima delle quali l’Inter in questa stagione. «Per noi questa è una grande festa – continua Mazzucco – ho già proposto lo scorso anno al sindaco Roberto Padrin di organizzare un evento speciale magari invitandolo qui a Longarone. Il sindaco si era dichiarato molto favorevole all'iniziativa che ora acquista un valore ancora maggiore con l’importante vetrina del campionato europeo in cui Eder si sta facendo valere. Dopotutto dobbiamo essere orgogliosi perché in fondo si tratta del primo giocatore della nazionale di calcio che, in qualche modo, è longaronese. Questa è solo una delle tantissime vicende che arricchiscono il nostro legame con la comunità di Urussanga».
L’associazione degli amici di Urussanga è stata fondata in occasione del gemellaggio con Longarone di cui ad ottobre si celebrerà la ricorrenza dei 25 anni. Il sodalizio, fondato da Mazzucco, è stato inattivo per alcuni anni, rilanciato con la guida di Giovanni Danielis nel 2013 ora è presieduto dall’ex vicesindaco Luigino Olivier. Tra le iniziative ci sono delle visite di una delegazione dal Brasile, viaggio che sarà ricambiato a maggio 2017 dai longaronesi, ma anche spettacoli, un concorso che coinvolge le scuole dei due paesi e, perché no, ci potrebbe essere la bella sorpresa dell’arrivo a Longarone del campione Eder.
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