«Sono stati spesi soldi pubblici, vergogna»

AGORDO. «È una vergogna che strumentazioni pagate coi soldi pubblici e che servono per garantire diagnosi precise, debbano restare ferme in un magazzino. Come Tribunale del malato vorrei sapere chi...

AGORDO. «È una vergogna che strumentazioni pagate coi soldi pubblici e che servono per garantire diagnosi precise, debbano restare ferme in un magazzino. Come Tribunale del malato vorrei sapere chi ha diretto i lavori e chi è il responsabile di tutto questo».

Dura presa di posizione della referente provinciale di Cittadinanzattiva e Tribunale del Malato, Ottorina Bompani sulla vicenda della Tac e della Risonanza magnetica nuove che dovrebbero andare in dotazione all’ospedale di Agordo e che, invece, da qualche tempo giacciono nel magazzino del venditore. Una vicenda che ha suscitato non poco scalpore costringendo anche l’Usl a dare una spiegazione, il giorno successivo alla denuncia da parte di alcuni esponenti del Movimento 5 stelle. A dire il vero, l’intenzione dell’azienda sanitaria era quella uscire con le motivazioni di questo comportamento nei prossimi giorni, ma poi, dopo una giornata concitata, ha dovuto dare delle spiegazioni subito.

«Non voglio colpevolizzare nessuno, ma rendiamoci conto che qui ci va di mezzo il cittadino, che si trova a fare i conti con una Tac attualmente in dotazione ad Agordo che non riesce nemmeno a definire bene le immagini, cosa a mio avviso molto grave nell’ottica di una diagnosi precisa e di una terapia certa». Bompani rimarca ancora una volta come «in questa brutta vicenda siano stati spesi soldi pubblici e di questo la Regione e l’Usl deve rispondere ai cittadini».

La referente del Tribunale del malato, quindi, avanza anche una proposta. «A questo punto, perché la direzione dell’azienda sanitaria non pensa di spostare questa attrezzatura e i tecnici che la usano all’ospedale di Belluno, per ridimensionare le code?».

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