Soppelsa: «Sarà un disastro non si accede al sistema»
BELLUNO. C’è grande timore in vista dell’avvio delle procedure per la nuova patente elettronica, che sarà obbligatoria a partire dal 7 febbraio. A esprimere questi dubbi è il direttore del Servizio di igiene e sanità pubblica dell’Usl 1, Fabio Soppelsa, che fa parte delle Commissioni patenti dell’azienda sanitaria.
La paura riguarda le possibili lungaggini e gli inceppamenti del sistema informatico e del portale a cui dovranno essere comunicati i dati dell’automobilista per poter richiedere la nuova patente al momento del rinnovo.
«A meno di un mese dall’entrata in vigore del nuovo sistema informatizzato, non sappiamo ancora nulla», dice Soppelsa. «Soltanto ieri mattina ci è pervenuto il manuale di utilizzo del nuovo sistema. E non sappiamo se potremo utilizzare il software che abbiamo già installato o se dovremo metterne un altro. Abbiamo fatto anche delle prove, ma il portale dell’automobilista della Motorizzazione si è bloccato». »Avevo già un mio accredito per accedere al sito», continua il direttore del Sisp, «ma non è stato accettato, quindi dovrò farne un altro».
Tante le difficoltà presenti ancora prima di partire con il nuovo sistema e in molti si chiedono cosa bisognerà attendersi quando il tutto entrerà a regime.
Dal 7 febbraio, infatti, chi è chiamato a rinnovare la patente, dovrà presentarsi con la fotografia e due versamenti: 9 euro alla Motorizzazione e 16 euro eseguito in Posta, in sostituzione della a marca da bollo. Dopo la visita medica, il camice bianco dovrà collegarsi al portale dell’automobilista e introdurre i dati del paziente, l’esito della visita, la foto e la sua firma scannerizzata. In seguito, arriverà, tramite mail, una ricevuta che sarà consegnata all’utente e che gli servirà per guidare in attesa dell’arrivi della nuova patente. Il documento elettronico, simile a un bancomat, sarà recapitato entro 15 giorni, tramite una raccomandata assicurata a carico dell’automobilista (per un’ulteriore spesa di 7 euro).
A parole sembra facile, ma in pratica non sarà così. «Non so se tutte le aziende sanitarie in Italia siano informatizzate. Per fortuna noi lo siamo, ma l’esperienza insegna che i portali centralizzati spesso si finceppano o rallentano. Se questo dovesse accadere quando il sistema sarà attivato, c’è il rischio che saltino le liste di attesa per la commissione patenti. Se dovessimo iniziare ad avere delle lungaggini, infatti, invece di farne cinque al giorno, ne faremo meno e così inizieranno i disagi. Speriamo che da qui al 7 febbraio le cose migliorino e si comprendano meglio». (p.d.a.)
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