Sorpresi a giocare a carte nel bar di Tomo Multe a titolare e nove clienti, locale chiuso

feltre
Stavano giocando tranquillamente a briscola al bar del paese, chiacchierando e bevendo qualche bicchiere, come in una qualunque serata d’inverno prima che la pandemia arrivasse a cambiare la vita e le abitudini.
A rovinare la sfida a carte che si stava svolgendo al bar di Tomo nonostante la zona arancione e le restrizioni sono arrivati i carabinieri della stazione di Feltre.
I militari hanno multato tutti gli avventori presenti nel locale – dieci persone compreso il titolare – e hanno fatto scattare la chiusura per cinque giorni dell’esercizio pubblico.
L’episodio è avvenuto nella tarda serata di domenica al bar D’Alberto, l’unico punto di ritrovo della frazione, in centro al paese.
Domenica il Veneto era ancora zona arancione e partite a carte nei bar non poteva farne nessuno, viste le regole che imponevano ai bar l’apertura solo per asporto e solo fino alle 18.
A far intervenire i carabinieri è stata una segnalazione piuttosto circoscritta: domenica sera era previsto al bar di Tomo un torneo, informale fin che si vuole, di briscola.
Non era la prima segnalazione di partite di carte “fuorilegge” arrivata al comando compagnia dei carabinieri, tanto che i militari erano già stati in zona a controllare, senza riscontrare però mai irregolarità.
Domenica sera attorno alle 20, quindi ben dopo l’orario di conclusione dell’eventuale apertura per la vendita d’asporto, i carabinieri della stazione capoluogo sono saliti comunque a Tomo. Ed hanno notato una insolita presenza di macchine parcheggiate nelle immediate vicinanze del bar.
È stata presa la decisione, così, di dare un’occhiata anche all’interno del locale, apparentemente chiuso e con le tende tirate.
Il bar era vuoto solo in apparenza: quando i carabinieri hanno fatto capolino hanno trovato ben dieci persone, impegnate a giocare a carte e a consumare bevande.
Assieme al titolare del locale, Luigi D’Alberto, c’erano clienti di Tomo ma anche di altre località feltrine. Qualcuno anche di età superiore ai settant’anni, insomma della fascia di età considerata tra le più esposte ai rischi di contagio.
Sono stati tutti identificati dai carabinieri e per ciascuno di loro è scattata la sanzione di 400 euro.
A carico del titolare del bar di Tomo è stata poi disposta anche la sanzione accessoria della chiusura del locale per cinque giorni.
«Erano quattro vecchietti del paese che volevano giocare a carte, che potevo fare? Mandarli via?», commenta laconicamente Luigi D’Alberto, da sempre titolare del bar in piazza («Ci sono praticamente nato», racconta).
«Era solo un modo per fare un piacere ai paesani che si sono trovati qui fuori, volevano fare una partita», spiega il gestore, rassegnato alla chiusura di cinque giorni imposta dopo il controllo.
«Su per Bolzano tengono tutto aperto e noi no», lamenta solamente l’esercente, che in queste settimane spiega di non aver lavorato, «ma va bene, nessuna paura, andiamo avanti». —
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