Sospese quasi mille esenzioni ticket
BELLUNO. Sono oltre 900 i cittadini che si sono visti revocare il certificato di esenzione dal ticket da parte dell’Usl 1 e che ora dovranno tornare negli uffici di via Feltre per confermare, se ne hanno diritto, la loro esenzione (che risponde al codice 7R2).
Si tratta per lo più di anziani, ultra sessantacinquenni che dovranno certificare, verificati i documenti in loro possesso, che il reddito familiare è inferiore a 36.151,98 euro e che quindi hanno diritto all’esenzione.
Dal servizio Convenzioni di via Feltre, sono partite nelle settimane scorse le lettere in cui veniva revocata la certificazione, con l’invito a presentarsi agli uffici per contestare il provvedimento e, se del caso, compilare l’auto dichiarazione per non perdere il diritto precedentemente riconosciuto.
«L’anno scorso», precisa il responsabile del servizio convenzioni, Gianluca Romano, «abbiamo mandato i certificati di esenzione che vanno sotto il codice identificativo 7R2 per bambini fino ai 6 anni e gli ultra 65enni con reddito inferiore ai 36.151,98 euro. Per la precisione», continua Romano, «agli ultra 65enni abbiamo inviato questi certificati con una valenza a tempo indeterminato basandoci sul fatto che le condizioni reddituali di questi soggetti, teoricamente, non dovrebbero subire modifiche».
Ma poi due mesi fa, la Regione Veneto, in base a verifiche eseguite su questi certificati incrociando i dati reddituali contenuti nelle banche dati Sogei, ha evidenziato che 939 persone ne avevano usufruito pur non avendone diritto e così ha chiesto che venissero revocati proprio in virtù del mutamento della situazione finanziaria.
«Ma la revoca, che non ha alcuna valenza sanzionatoria, non è automatica, perché il cittadino, qualora ritenga di avere diritto al certificato, recandosi agli uffici e compilando un’autodichiarazione potrà vedere riconfermata l’esenzione».
Il migliaio di lettere è quindi stato recapitato nelle settimane scorse, e inevitabili sono state le chiamate ai centralini dell’Usl per chiedere spiegazioni. Senza poi contare che la gran parte di queste persone si è presentata agli sportelli dell’azienda sanitaria per compilare l’autodichiarazione e rivendicare il proprio diritto all’esenzione. «C’è stato un picco di presenze agli sportelli», conferma anche il responsabile del servizio Convenzioni, «anche se non possiamo dire con precisione se si sono formate le code per questo motivo, visto che in concomitanza con questi utenti che venivano per l’esenzione abbiamo dovuto gestire anche quei 1800 assistiti che hanno dovuto scegliere un nuovo medico di base, dopo che il loro è andato in pensione».
Paola Dall’Anese
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