Sospirolo, malmenata da coppia di vicini: riporta traumi e fratture

L’episodio è avvenuto lunedì nella zona della case Ater di via Regolanova a Sospirolo. I coniugi sono indagati per lesioni gravi. Erano già stati denunciati per stalking

Gigi Sosso
Una pattuglia dei carabinieri durante un controllo a Sospirolo
Una pattuglia dei carabinieri durante un controllo a Sospirolo

Coppia di condomini picchia una vicina. È successo lunedì pomeriggio, in via Regolanova, nella zona della case Ater di Sospirolo.

 

Marito e moglie sono già indagati per l’ipotesi di reato di lesioni gravi, che potrebbero anche diventare gravissime a seconda dei tempi di guarigione. La vittima del pestaggio ha dovuto ricorrere alle cure del Pronto soccorso del San Martino di Belluno, da dove è stata dimessa con una prognosi iniziale di 20 giorni per fratture e traumi, soprattutto al tronco. Previste delle visite nei prossimi giorni, sicché i tempi della malattia potrebbero dilatarsi anche del doppio.

 

Il reparto di emergenza ha già segnalato i fatti alla Procura della Repubblica e il pubblico ministero di turno ha aperto il relativo fascicolo, che presto conterrà anche la querela presentata ai carabinieri dall’avvocato di fiducia Giorgio Gasperin.

Secondo una prima ricostruzione, i fatti sarebbero cominciati nella corte comune per concludersi al coperto.

 

Necessaria una premessa: la parte offesa aveva denunciato i due per atti persecutori e ci sarà un processo, nel quale si costituirà parte civile, con la possibilità di chiedere il risarcimento dei danni. L’altro ieri la donna era fuori con il proprio cane dotato di museruola quando sarebbe stata aggredita prima verbalmente e poi anche fisicamente da entrambi i coniugi, che di cani ne avrebbero due. Avrebbe cercato in qualche maniera di difendersi, ma sarebbe stata sopraffatta soprattutto dall’uomo, che l’avrebbe colpita all’altezza dello sterno. È questa la zona che avrebbe sofferto le conseguenze peggiori.

 

La vittima del pestaggio si è rifugiata in casa, prima di chiamare i carabinieri e poi andare al Pronto soccorso, dove si è fatta certificare traumi e lesioni da riferita aggressione.

 

È tornata nella propria abitazione dolorante, facendo grande attenzione a non incontrare di nuovo i due presunti aggressori. Tutto il resto è venuto di conseguenza, con l’Ulss 1 Dolomiti che ha trasmesso il certificato medico all’ufficio giudiziario di riferimento e il legale di fiducia che ha scritto la querela, dopo aver sentito la sua assistita.

 

Alla fine delle indagini preliminari, ci potrebbe essere un altro processo, ma questo per lesioni, sempre partendo dalla presunzione di innocenza.

 

Su quanto è accaduto ci potrebbero anche essere dei testimoni, in questo caso saranno chiamati in tribunale a raccontare, sotto giuramento, quello che hanno visto, in maniera che il giudice abbia tutti gli elementi necessari per una sentenza di condanna o di assoluzione. 

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