Sospirolo, i benestanti vanno in aiuto delle famiglie in crisi
SOSPIROLO. La solidarietà che si crea all'interno di una comunità è l'altra faccia, quella bella, della crisi. A Sospirolo alcune famiglie benestanti hanno contattato il sindaco, chiedendogli cosa fare per dare una mano a chi, a differenza loro, fatica ad arrivare alla fine del mese. «Sono sempre più le persone che si rivolgono al Comune per chiedere un aiuto», spiega Mario De Bon. «Abbiamo un fondo di solidarietà, ma non è sufficiente».
A rimpinguarlo ci penseranno gli stessi sospirolesi; le famiglie benestanti hanno deciso di tendere una mano ai loro concittadini: «Possono fare un versamento su un conto corrente», continua il sindaco. Le coordinate si trovano sul foglio recapitato a casa di tutte le famiglie insieme al tradizionale calendario dell'amministrazione. «Le persone che mi hanno contattato nei mesi scorsi avevano posto un'unica condizione: avrebbero contribuito, dando una mano a chi è in difficoltà, a patto che i loro soldi rimanessero all'interno del territorio di Sospirolo. Così abbiamo pensato al conto corrente, che andrà a finanziare il fondo di solidarietà. Anche quello che arriverà grazie al 5 per mille (che abbiamo chiesto di destinare al Comune) finirà in quel fondo, in modo da poter aiutare ancora più famiglie».
Il fondo di solidarietà funziona sulla base dei prestiti d'onore (soldi che le persone in stato di bisogno si impegnano a restituire) e dei prestiti straordinari: «Questi ultimi, a fondo perduto, vengono erogati solo sulla base di precisi parametri e a fronte di una spesa da sostenere», precisa De Bon. Una bolletta, quindi, l'affitto, una rata del mutuo».
L'amministrazione, inoltre, cerca di aiutare anche le persone disoccupate. Lo fa attraverso il progetto regionale, che offre contributi ai Comuni per l'assunzione temporanea di disoccupati privi di ammortizzatori sociali: «Lo abbiamo attivato per tre persone, in settembre, dovremmo riuscire a inserirne anche una quarta», continua De Bon. Gli uomini vengono impiegati nelle piccole manutenzioni sul territorio, le signore in pulizie o attività di servizio nelle scuole. Il progetto durerà fino ad aprile e De Bon spera venga attivato anche il prossimo anno.
A dare un aiuto nelle piccole manutenzioni, nel 2014, ci saranno anche squadre di volontari. Che esistono già, ma saranno regolamentate attraverso un albo dei volontari che sarà istituito nel prossimo consiglio comunale: «Vogliamo regolarizzare le persone che ci aiutano», spiega il sindaco. «Chi sarà nell’albo avrà un'assicurazione e potrà utilizzare le attrezzature del Comune per effettuare le attività come lo sfalcio dei prati o le piccole sistemazioni».
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