Sosta carissima, sfascia la sbarra del park

Smascherato dalle telecamere e indagato 45enne di Cortina: si era rifiutato di pagare 21 euro all’aeroporto di Venezia
Di Marco Ceci
TESSERA 23/02/2006 Aeroporto Marco Polo "la scuola in torre Venezia" torre di controllo ENAV nella foto la nuova darsena (C) Bertolin Matteo richiesto da PELLICANI TESSERA 23/02/2006 Aeroporto Marco Polo
TESSERA 23/02/2006 Aeroporto Marco Polo "la scuola in torre Venezia" torre di controllo ENAV nella foto la nuova darsena (C) Bertolin Matteo richiesto da PELLICANI TESSERA 23/02/2006 Aeroporto Marco Polo

CORTINA. Ventuno euro per un paio d’ore al parcheggio? Non se ne parla proprio. È quello che deve aver pensato l’autista del furgone quando si è visto consegnare il tagliando per una “sosta breve” nei parcheggi dell’aeroporto di Venezia: una richiesta così esosa da far perdere le staffe all’uomo che, dopo le reiterate proteste al citofono rivolte al personale preposto al controllo della struttura, ha deciso di farsi giustizia da solo, andarsene senza pagare, non prima di aver scardinato a mani nude la sbarra che regola gli accessi e le uscite del posteggio.

È indagato in stato di libertà per il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose il 45enne D.P.R., nato a Bolzano ma residente a Cortina D’Ampezzo, al quale gli uomini del Commissariato di Cortina sono risaliti dopo la segnalazione arrivata dai colleghi della polizia di frontiera di Venezia, che chiedevano di investigare al fine di individuare l’autore del danneggiamento di una sbarra di contenimento del parcheggio “sosta breve” presso l’aeroporto di Venezia, avvenuto ad opera del conducente di un furgone che era stato ripreso dalle telecamere e che risultava intestato a una persona verosimilmente residente a Cortina.

Gli accertamenti dei poliziotti ampezzani hanno al proprietario del veicolo il quale, invitato in Commissariato, riferiva di essere a conoscenza dell’accaduto in quanto raccontatogli da un suo collaboratore, del quale si avvale in occasione del trasferimento di persone da e per l’aeroporto di Venezia.

Convocato in Commissariato, il collaboratore ha subito ammesso di essersi recato all’aeroporto di Venezia nella data e con il veicolo indicati, dove aveva fatto accesso al parcheggio “soste brevi”.

Al momento di provvedere al pagamento della sosta, tuttavia, avvedendosi che gli veniva richiesto un importo di 21 euro, da lui ritenuto ingiusto e troppo esoso e dopo aver interloquito senza esito con il personale preposto tramite il citofono dell’uscita del parcheggio, scendeva dal mezzo e, piuttosto innervosito, spingeva con forza la sbarra fino a scardinarla, così da permettere il passaggio del mezzo. Risaliva poi sul furgone e si allontanava.

A mente fredda l’uomo riconosceva di essere stato un po’ troppo irruento e si dichiarava pronto a risarcire il danno da lui procurato.

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