Sotto inchiesta il re dei dentisti padovani

Blitz dei carabinieri di Padova negli studi di Gian Antonio Favero: tra questi anche quello di Belluno
Di Cristina Genesin

BELLUNO. Blitz dei carabinieri del Nas, ieri, nella Clinica odontoiatrica che ha sede a Padova, in via Venezia, nell'abitazione padovana del suo direttore, il professor Gian Antonio Favero, oltre a una decina di ambulatori dentistici delle Clinica Favero distribuita in tutto il Nordest; tra questi quello di Belluno. A coordinare l'operazione la procura di Padova che, insieme al decreto di perquisizione, ha notificato al docente un avviso di garanzia: l'ipotesi di reato è abuso d'ufficio.

Moltissimo il materiale sequestrato dai militari, per lo più documentazione sanitaria e cartelle cliniche dei pazienti oltre a supporti informatici. Militari che sono arrivati nella Clinica padovana al mattino e non se ne sono andati prima di sera, mentre Favero, nervosissimo, assisteva impotente alla valanga giudiziaria che lo sta travolgendo.

L'inchiesta è solo all'inizio. Ed è scattata rapidissima dopo un esposto all'autorità giudiziaria firmato dal direttore generale dell'Azienda ospedaliera di Padova, Adriano Cestrone, in seguito a un servizio trasmesso ieri sera da “Striscia la notizia”, sollecitata da segnalazioni di pazienti della Clinica odontoiatrica. Molti fra loro sarebbero stati “invitati” a seguire le cure in uno dei diversi ambulatori privati della Clinica Favero con il miraggio di spendere meno. Ovvio che Cestrone, in scadenza a dicembre dal suo incarico, dovesse correre ai ripari, se non voleva incappare pure lui in qualche guaio. Ecco la fretta nel presentare la denuncia nei confronti di Favero, prima della messa in onda del servizio. Sembra che nelle prossime ore siano attese le dimissioni volontarie di Favero dalla direzione della Clinica padovana: un tentativo, forse, di arginare la frama che avanza.

Il professor Favero, che compirà 62 anni il 27 dicembre e non ha ancora l'età per la pensione, è ordinario di implantologia, mentre il fratello Lorenzo è associato di protesi dentaria nella stessa Clinica padovana. I due fratelli Favero sono soci e titolari della “Clinica Favero”, una rete di ambulatori dove lavorano i due rampolli di famiglia, i gemelli Lorenzo e Giovanni, oltre ad altri odontoiatri, personale sanitario e amministrativo per un totale che arriva alle 150 unità.

I carabinieri del Nas di Padova, supportati dai colleghi di Treviso, hanno visitato gli ambulatori di Treviso (due studi), Oderzo, Belluno, Conegliano, Motta di Livenza, Mogliano, Pordenone, Villorba e Trieste, esclusi gli ambulatori di Cortina e Napoli. Nel 2005 la Clinica odontoiatrica fu al centro di un’inchiesta poi archiviata in seguito a un esposto di Rifondazione e della Cgil. Era previsto il trasferimento della Clinica nell’ex ospedale ai Colli di proprietà dell’Usl 16: si preferì affittare, per 548 mila euro al mese, la sede di via Venezia locata da un gruppo imprenditoriale al quale facevano parte i fratelli Favero.

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