Sotto sequestro il cantiere e operato il disgaggiatore

La procura ha sigillato l’area del paralavanghe in cui stava lavorando Tiziani Il 58enne rimane ricoverato in Rianimazione e la prognosi è ancora riservata

FELTRE. Sequestrata parte del cantiere del paravalanghe, sotto il passo Giau, nel quale stava lavorando Giuliano Tiziani, quando è caduto e ha battuto la testa. Non sono visibili i sigilli, ma il provvedimento è stato applicato dalla polizia giudiziaria (i carabinieri di Arabba e Caprile), su disposizione del sostituto procuratore Katjuscia D’Orlando. Proseguono anche le indagini dello Spisal, Servizio prevenzione igiene e sicurezza negli ambienti di lavoro, per verificare se la cooperativa Consorzio triveneto Rocciatori di Fonzaso stia osservando tutte le norme di sicurezza previste. A quanto risulta il 58enne disgaggiatore, dipendente della ditta fonzasina (specializzata in manutenzioni montane, consolidamento e bonifiche di scarpate per la salvaguardia dei centri abitati e delle vie di comunicazione), indossava il caschetto protettivo obbligatorio, ed è stata proprio questa la sua salvezza.

Nonostante la protezione, l’operaio ha riportato fratture craniche multiple, aggravate da una emorragia piuttosto seria. Per questo ieri è stato operato alla testa. Tiziani è ricoverato nel reparto di Rianimazione dell’ospedale San Martino di Belluno, le sue condizioni rimangono gravi e la prognosi è sempre riservata. I primi soccorsi gli sono stati prestati dalla Croce Bianca di Colle Santa Lucia, poi il trasporto a bordo dell’elicottero del Suem.

L’incidente sul lavoro è accaduto poco prima delle 10 di venerdì mattina. L’operaio specializzato in disgaggi stava lavorando con alcuni colleghi altrettanto attrezzati lungo il ripido pendio di terra e roccia, un’ottantina di metri sopra la provinciale 638 del passo Giau e circa 500 metri sotto il rifugio Fedare (sul versante che scende a Selva di Cadore), nella zona dove è in fase di completamento un nuovo paravalanghe. Per cause ancora da stabilire con precisione alla fine delle indagini, l’uomo, regolarmente imbragato, è caduto di sotto, da un’altezza di quasi quattro metri, rimanendo per alcuni istanti privo di sensi e riportando una vistosa ferita sopra un occhio. In un secondo momento, ha ripreso conoscenza, rimanendo comunque in stato confusionale. L’impatto è stato violento, malgrado la protezione.

Sono stati gli altri lavoratori a prestargli le prime cure, mettendo in pratica quello che hanno imparato nei corsi di pronto soccorso.

Ma allo stesso tempo è stata immediata la richiesta di soccorsi e anche la tempestività con cui sono arrivati che potrebbe giocare un ruolo importante, nel quadro clinico del disgaggiatore feltrino.

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