Sovramonte, arriva la banda larga

Sottoscritto l’accordo con Telecom che eseguirà i lavori nella primavera 2018 coprendo il 95 per cento delle utenze
SOVRAMONTE. Linee elettriche interrate, quelle che dalla scuola media arrivano a Zorzoi, e linee tecnologiche che finalmente daranno avvio alla banda larga per la copertura, quasi totale, delle utenze private. Sono i cantieri più importanti che si apriranno nel 2018, sull’altopiano di Sovramonte. È stato deliberato dal comune l’accordo con Telecom per la banda ultra-larga che andrà a coprire le utenze private di Zorzoi, Sorriva, Servo e Faller.


Un regalo di Natale di cui però non beneficiano gli uffici pubblici, dal comune alle scuole. E quasi paradossalmente perché dipendono da Trento, quanto a connessione di banda larga. Fatto questo che determina una difformità di iter: la provincia autonoma gode di legge speciale, mentre l’altopiano soggiace a quella ordinaria. E qui si apre la partita di risolvere questa difformità, in tempi brevi, perché anche gli uffici del Comune, gli uffici delle scuole e la Rsa, possano non avere più problemi di connessione.


Comunque sia, i privati potranno dirsi soddisfatti. «Se non fosse nevicato, le squadre che fanno capo a Telecom avrebbero già iniziato lunedì 11 dicembre», dice il sindaco Federico Dalla Torre. «Adesso va messo in conto il problema della temperature ed è necessario attendere almeno fino a febbraio quando ci sarà il disgelo. Comunque sia, l’azienda comincerà l’intervento dalla cabina di Servo che con linea aerea si connette a Faller. Sarà posizionato un armadio stradale nuovo per banda ultra-larga e saranno utilizzati in parte i cavidotti comunali della nuova illuminazione a led, in parte si scaverà sulla strada comunale per le installazioni della banda larga fino all’armadio di Zorzoi. Sia a Sorriva che a Servo saranno rinnovate le strutture per la ricezione. La buona notizia, il regalo di Natale che attendevamo da tempo, è che sull’altopiano potrà essere data copertura al 95 per cento della popolazione privata. Aune, Salzen e Croce d’Aune viaggiano già a 92 mega. Dal 2018 in poi, anche le altre frazioni saranno coperte. Ad eccezione, però, di Moline e Gorna perché dipendono dala linea telefonica di Lamon. La cattiva notizia è che resta aperta la questione degli edifici pubblici, come la sede municipale e la Rsa: per problemi di legislazione diversa la fibra ottica della dorsale trentina, infatti, al momento non sarà estesa ai nostri uffici. La provincia autonoma gode di una legge speciale che consente di procedere in determinate direzioni, mentre noi, soggetti alla legge ordinaria, siamo obbligati a seguire un iter di altro tipo».


Laura Milano


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