Spa alla Carpenada il progetto va avanti ma ci vorrà tempo
BELLUNO. Prima o poi sarà costruita anche la spa. Prima, a Mier, bisogna realizzare le opere di compensazione, chieste dal Comune alla proprietà in cambio della modifica al piano regolatore necessaria per realizzare l’ampliamento del Park Hotel Villa Carpenada. La burocrazia sta rallentando l’operazione, ma Bruno Dalla Riva, progettista e figlio del titolare, assicura che l’interesse a costruire l’ampliamento e il centro benessere è rimasto immutato.
«Stiamo dialogando con gli uffici del Comune per capire quale opera di compensazione avviare prima», spiega. Sono due quelle richieste nell’ambito dell’accordo siglato con l’amministrazione: una rotatoria alla base del viale dei carpini, nel punto in cui confluiscono anche le auto dirette negli uffici della Feinar (area ex Icb) e un marciapiede in via Mier. «La procedura è un po’ tortuosa», continua Bruno Dalla Riva. «Non per colpa del Comune, è proprio la trafila ad essere lunga. Ormai ne riparleremo con la prossima amministrazione, visto che questa è in scadenza di mandato, ma l’ampliamento dell’hotel e la realizzazione del centro benessere sono assolutamente di nostro interesse».
Il progetto, dunque, non è tramontato, anche se sono passati più di due anni dall’approvazione, in consiglio comunale, dell’intervento. Era il 1° ottobre 2014 quando i consiglieri votarono il via libera al progetto presentato da Dalla Riva per l’ampliamento della Carpenada. Prevede la costruzione di un fabbricato sul retro della villa, dove oggi c’è un piccolo parcheggio, per ospitare alcune stanze e la spa. A fronte del cambio di destinazione d’uso del terreno, la proprietà si è impegnata a costruire una rotatoria nello slargo che dà accesso alla Carpenada e ai nuovi uffici della Feinar e un marciapiede.
È passato parecchio tempo, ma il progetto sta andando avanti: «Il nostro interesse non è cambiato», assicura Bruno Dalla Riva. «Del resto il futuro di Belluno deve essere quello di città turistica, non possiamo continuare a puntare sul manifatturiero. Abbiamo le Dolomiti, e con i mondiali di sci di Cortina un’occasione per farci conoscere in tutto il mondo». Ecco, i mondiali sono l’obiettivo cui tendere. «Entro il 2021 è auspicabile aver terminato l’ampliamento», conclude. (a.f.)
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