Spacciatore latitante fuggito da Feltre e arrestato a Ferrara

Ventenne nigeriano si allontanò qualche giorno prima il blitz della Mobile a San Paolo. Nella città estense smerciava coca

FELTRE. Dall’“erba” di Feltre alla coca di Ferrara: salto di qualità nello spaccio, oltre che di piazza, per E.B., nigeriano ventenne, il latitante rifugiato che sfuggì alla cattura della polizia di Belluno il 21 febbraio scorso, nel blitz all’ex Colonia San Paolo di Feltre.

Il pusher era passato di “rango” in terra estense ma la sua latitanza è durata solo due mesi: non hanno impiegato molto tempo gli uomini della squadra mobile della questura di Belluno a far quadrare l’intreccio di tracce lasciate nell’etere e scoprire il punto sulla mappa dove poteva essersi “rifugiato” di nuovo.

Le manette sono così scattate il giorno prima di Pasqua, in una frazione di Ferrara dove il presunto pusher aveva trovato appoggio presso alcuni suoi amici connazionali.

Il lavoro investigativo con appostamenti e servizi degli uomini della Mobile diretta da Maurizio Miscioscia, confrontato con i dati dei tabulati telefonici hanno permesso alla polizia di Belluno di stringere il cerchio attorno al ventenne: E.B. è stato arrestato in strada, nella frazione ferrarese di Pontelagoscuro e nella successiva irruzione nell’abitazione dove era ospite, dalla perquisizione sono saltati fuori almeno 12 involucri contenenti cocaina, oltre a materiale utile al confezionamento della droga. Circostanze che hanno confermato agli investigatori che E.B. è rimasto particolarmente attivo nello smercio di sostanze stupefacenti, anche dopo l’arresto dei suoi connazionali a Feltre. Così, oltre alle contestazioni della procura di Belluno che nei suoi confronti aveva chiesto e ottenuto un ordine di custodia cautelare, ora E.B. dovrà anche rispondere dell’attività di spaccio nella località estense: l’uomo è stato anche segnalato alla Procura della Repubblica di Ferrara per la sua nuova attività di spaccio impiantata nella zona.

Il pusher faceva parte del gruppo di spacciatori nigeriani oggetto dell’indagine “Parco Gambia 2” che aveva portato all’arresto di Kenneth Egbunu, 25enne; Mike Augustin, 23enne; Tobb Moustapha, gambiano di 24 anni già detenuto nel carcere di Treviso. Le risultanze investigative raccolte dalla Questura di Belluno erano state accolte dal Pm Faion, titolare dell’indagine, che aveva così chiesto ed ottenuto dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Belluno, Sgubbi, un’ordinanza applicativa della misura della custodia cautelare in carcere per il delitto di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti a carico del gruppo di spacciatori.

Il latitante era destinatario della stessa ordinanza di custodia ma riuscì a sfuggire alla cattura il 21 febbraio scorso grazie a quello che la polizia definisce un “provvidenziale trasferimento da Feltre avvenuto qualche giorno prima”. In pratica se n’era andato per conto suo, forse “annusando” qualche cosa di storto. Anche per lui le accuse di detenzione e spaccio di droga, cui ora si aggiungono gli addebiti per la attività “spostata” a Ferrara.

Un lavoro di due mesi per gli uomini della narcotici della squadra mobile che avevano l’obiettivo di identificare con esattezza il latitante sfuggito al blitz di febbraio a San Paolo: i personale della “narcotici”, oltre ai controlli telefonici, ha soprattutto effettuato numerosi servizi di appostamento e pedinamento a Ferrara, riuscendo così ad individuare i luoghi maggiormente frequentati dal nigeriano ma soprattutto la sua abitazione. E il sabato prima di Pasqua è scattato il blitz al quale hanno fornito aiuto anche polizia e squadra mobile della città estense. Ma le indagini non si fermano: si va avanti con l’analisi della rete di contatti messa in piedi dal pusher nigeriano, a caccia di collegamenti e fornitori.

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