Spacciavano a Feltre e nei paesi limitrofi cinque verso il processo

FELTRE. Detenzione e spaccio di droga. La Procura della Repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per cinque presunti spacciatori, tra Feltre e dintorni: Gesualdo Crocifisso, Federico Corrà, Juri Gatto, Mustapha El Khatabi e Vanessa Pizzaia rischiano il processo. L’accusa è sostenuta dal pubblico ministero Gallego, ma nell’udienza in camera di consiglio di ieri mattina il giudice per le udienze preliminari Marson ha potuto provvedere soltanto a un rinvio al 30 gennaio, in mancanza di due notifiche degli atti. In particolare, il marocchino El Khatabi ha appena cambiato avvocato, passando al feltrino Licini, e quest’ultimo non può sapere molto del procedimento.

I fatti contestati sono compresi tra il 2014 e il 2015 e si parla di cessioni soprattutto di hashish e marijuana. Secondo la tesi dell’accusa, le sostanze venivano cedute non solo in città ma anche nei paesi vicini. Le indagini dei carabinieri si sono sviluppate attraverso fonti confidenziali tra le quali alcuni clienti che, sentiti a sommarie informazioni, non hanno nascosto che i loro fornitori era uno degli imputati o più di uno. E poi un certo numero di intercettazioni telefoniche, che dimostrerebbero l’esistenza di una rete di spaccio al dettaglio e di una clientela più o meno fedele.

Alla fine degli accertamenti, Crocifisso, Corrà, Gatto, El Khatabi e Pizzaia hanno ricevuto l’avviso di garanzia e sono stati costretti ad attrezzarsi con un avvocato.

Oltre al nuovo arrivato Licini, ieri c’erano Casciarri e Perco. Da aggiungere che Crocifisso e Corrà erano già entrati in un’inchiesta per droga, nell’ambito dell’“Operazione Mirko”. Nel 2010, gli imputati erano in tutto 37 e si era parlato anche di eroina e cocaina, oltre che di droghe cosiddette leggere. All’epoca entrambi avevano ammesso di fare uso di sostanze, escludendo però l’attività di spaccio. —

G.S.

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