Spacciavano tra Feltre e Treviso, tre arresti
Residenti nel Bellunese, agivano con altri 10 (già in carcere) e gestivano un «giro» molto vasto
Il vicequestore di Belluno Mauro Carisdeo
BELLUNO. Si è conclusa con l'arresto di tre persone, un macedone, un rumeno e un pugliese per spaccio di sostanze stupefacenti l'operazione «Monte Bianco» della squadra mobile della questura di Belluno. Con quest'operazione si è sgominata una banda di spacciatori di cocaina, hashish e marijuana che agiva soprattutto nella Sinistra Piave e nel Feltrino dal 2008 ad oggi. L'operazione, come ha precisato il vicequestore Mauro Carisdeo, è la continuazione di un altro intervento denominato «Costarica» che nel febbraio dell'anno scorso ha portato all'arresto di nove persone (tra feltrini e marocchini) e alla perquisizione di 14 abitazioni con il sequestro di chili di droga, nove dei quali nella casa di Angelo Coin e Marina Papette due coniugi veneziani con domicilio in Nevegal (per loro era scattato l'arresto in flagranza). A questi si è aggiunto poi nel febbaio scorso la custodia cautelare in carcere per un domenicano residente a Feltre sempre riconducibile alla stessa banda. Ma al puzzle mancavano tre tasselli che l'altro ieri sono stati trovati. Infatti, la squadra mobile di Belluno in collaborazione con quella di Treviso ha proceduto alla perquisizione di 16 abitazioni di cui tre a Volpago, Pederobba e Altivole e all'arresto dei tre uomini, due residenti nel Bellunese e uno domiciliato a Jesolo. I primi due sono un rumeno S.F. di 26 anni residente a Feltre, e un pugliese A.F,. di 32 anni, domiciliato a Fonzaso. Il terzo è un macedone Sultan Kamberi di 35 anni, che è stato arrestato nella sua abitazione di Jesolo grazie alla collaborazione con la squadra mobile di Venezia e il commissariato jesolano. Gli agenti hanno fatto irruzione nella casa dove l'uomo si era rifugiato sequestrando telefoni cellulari, sim card e un personal computer, probabilmente utilizzati per mantenere la rete dei contatti. Tutto il materiale, a cominciare dai numeri di telefono archiviati, sono ora al vaglio della polizia. Kamberi sarebbe stato il punto di riferimento dell'attività di spaccio per un'ampia zona della Pedemontana veneta. Nelle perquisizioni sono state rinvenute modeste quantità di cocaina, hashish e marijuana e documentazione «che sarà utile per la nostra attività investigativa», ha precisato Carisdeo. I tre, che si trovano ora rinchiusi nel carcere di Baldenich (i primi due) e di Venezia (il terzo), spacciavano nelle zone tra Feltre, Trichiana, Mel, Cesiomaggiore, Sedico, e nel trevigiano come testimoniano le perquisizioni eseguite. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, i tredici arrestati alla conclusione dell'indagine partita un anno fa, gestivano, quindi, un giro di droga molto importante essendo in grado di soddisfare buona parte delle esigenze del territorio, soprattutto rivolgendosi a giovani e adulti di oltre 30 anni.
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