Spaccio gestito da una donna, sei arresti in Veneto

Il vasto giro di clientela si estendeva su gran parte del territorio delle province di Treviso, Padova e Belluno. Il modus operandi adottato dall'organizzazione nell'attività  di smercio, si legge ina una nota, era caratterizzato da rapidi incontri con i vari clienti-acquirenti, in luoghi sempre diversi e inusuali quali centri commerciali e bar
BELLUNO
. I finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Treviso, hanno sgominato un'organizzazione criminale, capeggiata da una donna, dedita allo spaccio di sostanze stupefacenti e operante nelle zone di Caerano San Marco e Montebelluna.


I militari della Sezione Mobile del Nucleo di Polizia Tributaria di Treviso hanno svolto approfondite indagini, anche attraverso intercettazioni telefoniche e altre apparecchiature tecniche che hanno consentito di individuare tutti i componenti dell'organizzazione. Il vasto giro di clientela si estendeva su gran parte del territorio delle province di Treviso, Padova e Belluno.


Il modus operandi adottato dall'organizzazione nell'attività  di smercio, si legge ina una nota, era caratterizzato da rapidi incontri con i vari clienti-acquirenti, in luoghi sempre diversi e inusuali quali centri commerciali e bar.


Addirittura lo spaccio è avvenuto anche all'interno del pronto soccorso dell'ospedale di Montebelluna presso il quale la donna si era recata per accompagnare ad una visita specialistica il proprio compagno.


La donna, B.L. di anni 41, utilizzava per i propri spostamenti esclusivamente un'autovettura BMW X5 di colore blu metallizzato e molto spesso portava al seguito l'anziana madre e la figlioletta di pochi mesi.


I canali di approvvigionamento dello stupefacente erano costituiti da cittadini di origine nordafricana operanti in Padova e Ponte di Brenta (PD). A seguito dell'ennesimo contatto emerso dalle intercettazioni telefoniche tra la donna ed i suoi fornitori, Š scattato il blitz delle Fiamme Gialle trevigiane che hanno bloccato l'autovettura con a bordo la donna e due collaboratori nel territorio del comune di Ponte di Brenta (PD). Sono stati trovati in un involucro di plastica, 150 grammi di eroina del valore di oltre 5mila euro. L'attivià veniva estesa anche all'abitazione del fornitore, un cittadino tunisino risultato clandestino, arrestato insieme ad altre due persone sempre di nazionalità tunisina.


L'operazione si è conclusa col sequestro di 150 grammi di eroina - 2 bilancini di precisione - 1 autovettura BMW X5 usata per le attività di spaccio - 9 telefoni cellulari - 11 schede SIM e 4mila euro in contanti. I 6 soggetti responsabili sono stati arrestati e altri 16 sono stati segnalati alle Prefetture competenti per uso di sostanze stupefacenti.


La donna, L.B. di 41 anni, per trasportare l'eroina acquistata nel padovano, utilizzava sempre la stessa vettura, una Bmw X5 blu metallizzato, e si faceva accompagnare per lo pi— dall'anziana madre portando con sŠ anche la figlioletta di pochi messi.


L'eroina, acquistata da fornitori tunisini, andava a rifornire le piazze di Treviso, Belluno e Padova. Nel corso dell'operazione i militari delle fiamme gialle hanno sequestrato 150 grammi di eroina in involucri di plastica per un valore al dettaglio di circa cinquemila euro, pronti per essere smerciati. La donna Š stata bloccata nella sua auto mentre era con due nordafricani poi arrestati con lei.


Perquisizioni sono state effettuate anche a Ponte di Brenta (Padova) nell'abitazione di un fornitore, arrestato con due connazionali che vivevano con lui e che non avevano ottemperato a precedenti provvedimenti di espulsione. Oltre alla droga i finanzieri hanno sequestrato due bilancini di precisione, la Bmw utilizzata per gli spostamenti, nove telefoni cellulari, 11 schede Sim e quattromila euro in contati probabile frutto del traffico illecito. Oltre ai sei arresti, la Guardia di finanza ha provveduto a segnalare 16 persone alle Prefetture di competenza per uso di droga.

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