Sparisce ferro da un’azienda il ladro condannato a un anno
Furto di ferro: condanna a un anno. Angelo Gabriele Ferro, così si chiama l’imputato, è stato condannato dal giudice Feletto per furto aggravato, anche a una multa di 103 euro. Rischiava due anni e altrettanti mesi più 1.200, questa era stata la richiesta del pubblico ministero Rossi. Il difensore d’ufficio Conte, invece, puntava all’assoluzione, sulla base di deposizioni, a tratti contraddittorie, dei due soci della Solar Service e sul fatto che l’ex moglie, durante la testimonianza, non aveva riconosciuto l’imputato in uno dei due fascicoli fotografici.
C’era davvero la foto del coniuge oppure no? Secondo la pubblica accusa c’era soltanto nel secondo fascicolo, nel quale l’uomo, «che me ne ha fatte di tutti i colori», è stato individuato.
Il furto è stato commesso il 13 dicembre 2014. Sono passati quasi cinque anni e i ricordi non potevano essere freschissimi. Uno dei due soci ha ricostruito, non senza difficoltà, quello che sarebbe successo. L’imputato si è presentato in azienda e voleva comprare del materiale ferroso, compreso un cancello. In realtà, nessuno aveva intenzione di venderglielo, perché si trattava del necessario a completare la recinzione della ditta. Il valore era compreso fra i tre e i cinquemila euro. Nel corso della notte successiva, il materiale è sparito.
Nel frattempo Ferro aveva lasciato un foglietto scritto a mano con un numero di telefono intestato alla moglie; un contatto tra futuro imputato e parte offesa c’è anche stato, con la promessa da parte del primo di riportare indietro quanto era scomparso. Questo è stato confermato dalla socia, che per il resto ha quantificato in maniera completamente diversa il materiale trafugato.
Terzo testimone l’ex moglie dell’imputato, che ha fatto capire fin dalle prime battute quanto tesi fossero i rapporti all’interno della coppia, prima della separazione. Ha riconosciuto immediatamente il suo numero di telefono, mentre non ha visto l’uomo nella prima serie di foto che le è stata sottoposta. Per quanto ne sapeva lei, il coniuge si guadagnava da vivere, facendo l’autista. Angelo Gabriele Ferro è stato riconosciuto colpevole di furto aggravato e condannato a un anno di reclusione e una multa di 103 euro. —
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