Spazzatura e sporcizia degrado a Pra’ del Vescovo
FELTRE. L'area camper di Pra' del Vescovo è chiusa dal 31 agosto a tempo indeterminato - almeno così risulta dal cartello attaccato sulla sbarra di accesso che non indica nessuna scadenza - “per operazioni di pulizia e manutenzione”. Ieri mattina uno spazzino ha ripulito la zona della sosta dei mezzi, ma basta spostare lo sguardo poco più in là per vedere come il boschetto retrostante sia stato preso per una latrina a cielo aperto e trasformato in una discarica. C'è persino un materasso buttato in mezzo all'erba con un ombrello chiuso appoggiato sopra, oltre a bottiglie vuote, lattine, palloni bucati, scarpe, ciabatte e plantari, pacchetti vuoti di sigarette e cartacce, ma anche una batteria proveniente dal cofano di un veicolo, tazze, bicchieri, pannolini e carta igienica. Anche il rubinetto della fontanella è stato chiuso.
A segnalare il degrado dilagante sono i consiglieri di minoranza del gruppo l'Altra Feltre Giulio Zallot e del Movimento 5 Stelle Riccardo Sartor: «Non è un caso che il Comune abbia deciso di chiudere l'area. Non puntiamo il dito sull'amministrazione, perché la colpa è dell'inciviltà delle persone, ma la situazione deve migliorare se si vuole rilanciare la zona camper, che ha grandi potenzialità ed è stupenda, però va curata», affermano in coro. «Con l'introduzione del servizio di sosta a pagamento, chi spende si aspetta decoro e pulizia, e invece trova una condizione poco accogliente e poco confortevole. È preoccupante», tuonano Zallot e Sartor, che invocano più controllo e chiedono la recinzione dell'area, perché «così non si può andare avanti».
Sono molte infatti le segnalazioni giunte alle orecchie dei consiglieri, che riferiscono di numerose lamentele da parte dei camperisti, che a loro volta si sono rivolti al Camper club con una serie di sollecitazioni. «Diverse persone sono arrivate qua e sono ripartite immediatamente, senza fermarsi nemmeno», raccontano Giulio Zallot e Riccardo Sartor. «Con il passaparola poi fa presto a spargersi la voce e il rischio è che tanti non tornino più. Serve una bonifica dell'area, e anche in tempi rapidi, se abbiamo l'ambizione di chiamarci città turistica e vogliamo rilanciare l'area camper, che dovrebbe essere un volano. Da parte sua il custode sta lavorando bene, ma di più non può fare». Senza dimenticare che lì vicino c'è anche il percorso per mountain bike utilizzato dal Pedale Feltrino con i suoi giovani: «Ci sono bambini che si divertono a due passi da una situazione veramente paradossale. Qualcuno ha pensato che il boschetto sia un bagno pubblico», ribadiscono Zallot e Sartor. «Questo degrado deve terminare».
Raffaele Scottini
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