Spending review, gratuito anche l’incarico di sindaco

È una linea guida del documento Cottarelli che riguarderà i comuni fino a 1000 abitanti. Protestano i primi cittadini
Di Paola Dall’anese
Presentazione delle iniziative in visa dell'incontro internazionale dei carbonai previsto nello Zoldano. Renzo Bortolot, sindaco di Zoppè di Cadore. - FORZIN A PAGINA 3
Presentazione delle iniziative in visa dell'incontro internazionale dei carbonai previsto nello Zoldano. Renzo Bortolot, sindaco di Zoppè di Cadore. - FORZIN A PAGINA 3

BELLUNO. Vita dura per gli amministratori. Dopo l’eliminazione delle Province e l’assegnazione ai sindaci della gestione del nuovo ente di secondo livello in modo gratuito, un’altra batosta potrebbe prefigurarsi all’orizzonte. Infatti, secondo quanto previsto all’articolo 22 dello schema di decreto legge predisposto dal governo Renzi, redatto in base alle indicazioni del commissario straordinario Cottarelli, la nuova spending review andrebbe a colpire sindaci, assessori e consiglieri comunali, prevedendo non solo la soppressione dell’indennità di fine mandato (ad oggi pari a una mensilità per ogni anno di amministrazione) ma anche l’eliminazione degli emolumenti per gli amministratori dei Comuni fino a 1000 abitanti. Una proposta che rientra nel contenimento delle spese della politica e della pubblica amministrazione. E se il governo intenderà far proprie queste linee guida, allora fare il primo cittadino sarà un incarico gratuito, e in alcuni casi, in perdita.

I sindaci dei territori con meno di 1000 residenti non ci stanno a lavorare completamente gratis, e chiedono che se di risparmi bisogna parlare si inizi a farlo con chi siede sugli scranni di Camera e Senato e non con chi già ci rimette di suo. Intanto, però, diventa sempre più difficile riempire le liste per le candidature alle elezioni amministrative. Anche nel Bellunese si stenta a trovare persone che vogliano impegnarsi perché «sanno chiaramente che le rogne sono tante e il tempo da spendere in Comune è altrettanto, specie poi nelle piccole realtà il sindaco deve mantenere il proprio lavoro e quindi diventa doppiamente impegnativo questo incarico politico. Se poi sarà anche gratuito, allora...».

Sono 18 i comuni in provincia di Belluno che hanno un migliaio di abitanti. «È un’altra novità che non sapevo», dice Giocondo Dalle Feste, sindaco di Gosaldo. «Sapevo che la Provincia sarà amministrata gratuitamente, ma non anche i Comuni. Forse non ci si rende conto che fare il sindaco è un impegno importante, se vogliono contenere i costi di politica taglino i consiglieri regionali, i deputati, i senatori e i senatori a vita che non partecipano alla vita politica. Con un’indennità di 800 euro al mese come sindaco e 120 euro agli assessori, non diventiamo ricchi sicuramente».

«Già ora fare il sindaco è una sorta di volontariato», dicono Bortolo Sala e Renzo Bortolot rispettivamente sindaci di Borca e di Zoppè di Cadore. «Forse la ragione di questa scelta del governo, è quella di spingere i comuni a fondersi», interpreta Sala che aggiunge: «Sicuramente non si risanano i bilanci dello Stato con questi tagli che vorrebbero fare».

«Se devo mettere in fila le spese che abbiamo e di cui non chiedo mai il rimborso, con 380 euro al mese, siamo già al volontariato per quanto mi riguarda, anzi se devo dirla tutta diventa una spesa. Basti pensare che solo andare a Belluno e tornare è un costo».

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