“Spento” il Kilkenny. Un mese senza la musica
BELLUNO
Il Comune “spegne” il Kilkenny. Il sindaco Prade ieri ha firmato un'ordinanza con la quale vieta al locale di via Feltre di utilizzare «qualunque impianto o strumento di diffusione sonora, compresa la musica di sottofondo, per 30 giorni dalla notifica del provvedimento e, comunque, fino a quando la ditta non avrà dimostrato l'adozione di idonee misure di contenimento e/o abbattimento delle emissione rumorose che dovranno essere documentate in conformità alla normativa vigente e verificate dai competenti organi».
Quindi stop ai concerti live, alla musica di sottofondo, alle serate con dj, a qualunque ora del giorno e, soprattutto, della notte. Intanto per un mese, i gestori dovranno dimostrare al Comune di essersi messi in regola con l'insonorizzazione del locale: «Le misurazioni fatte dall'Arpav hanno evidenziato un superamento dei limiti di legge per quanto riguarda le emissioni sonore», spiega il sindaco. «Avevamo dato ai gestori dieci giorni di tempo per mettersi in regola, loro hanno presentato le loro controdeduzioni ma l'Arpav ha evidenziato che nulla è cambiato».
La musica, insomma, continua a superare i limiti imposti dalla normativa e il sindaco ha deciso di agire vietando ogni forma di intrattenimento musicale: «Ormai ci arrivano segnalazioni quasi quotidiane dai residenti in via Feltre. Non prendo volentieri questo provvedimento, ma è necessario, perché serve a riportare una parte di via Feltre in condizioni di normalità. Il bene, privato e pubblico, che questa ordinanza tutela è quello della salute pubblica, purtroppo messa a dura prova (così dicono i rilievi dell'Arpav) da emissioni sonore al di sopra di quanto prevede la legge». I residenti, cui «i dati tecnici hanno dato ragione», continua Prade, «hanno portato pazienza finora, ora tocca ai gestori fare sforzi».
Chi vive nei condomini nei dintorni del Kilkenny mostrano soddisfazione per l'ordinanza, ma vogliono aspettare di vederne i risultati: «È' un segnale, ma se non sarà efficace chiediamo di non essere abbandonati», spiega Michela Pelle, portavoce del Comitato dei residenti. «Speriamo che questo provvedimento porti anche ad un cambio nella clientela del locale».
Al di là della musica a volume troppo alto, infatti, i cittadini hanno sempre lamentato il comportamento di alcuni clienti: «La situazione che si viene a creare soprattutto il sabato è ingestibile», continua la Pelle. «I gestori puliscono, è vero, ma in modo sommario, e la mattina dopo troviamo dappertutto cocci di vetro, bicchieri nelle aiuole, per non parlare di altro». In passato erano stati segnalati casi di persone che utilizzavano il portico come bagno improvvisato, per esempio. «Se quest'ordinanza non servirà per risolvere la situazione nel complesso, chiediamo al sindaco un provvedimento più incisivo, perché noi lì ci viviamo, e dal 15 ottobre (inaugurazione del locale, ndr) dobbiamo convivere con musica troppo alta, schiamazzi e comportamenti di cattivo gusto».
Il Comitato ha qualcosa da ridire anche al consigliere comunale Francesco Pingitore, che qualche giorno fa aveva elogiato la presenza di tre buttafuori nel locale nella serata del 25 febbraio: «Non vorrei si pensasse che la situazione sia quella descritta dal consigliere», conclude la Pelle. «Sabato scorso era un disastro. Non sappiamo se ci fossero i buttafuori, ma se c'erano allora non han fatto bene il loro dovere: era tutto come al solito».
Alessia Forzin
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