Spes Arena, il futuro è incerto si pensa a una tensostruttura

BELLUNO. Un altro anno a ranghi ridotti per la Spes Arena, per la quale la giunta ha deciso di chiedere l’utilizzo con capacità limitata a 200 spettatori sulle tribune. Sulla carta sarebbero oltre 2...
BELLUNO. Un altro anno a ranghi ridotti per la Spes Arena, per la quale la giunta ha deciso di chiedere l’utilizzo con capacità limitata a 200 spettatori sulle tribune. Sulla carta sarebbero oltre 2 mila ma i problemi di tipo strutturale impongono all’amministrazione di temporeggiare in attesa di una scelta definitiva: ristrutturare la Spes Arena o costruire un nuovo centro sportivo, magari in una tensostruttura.


«L’edificio ha dei limiti fin dall’origine» spiega il sindaco Jacopo Massaro, «e non consente un utilizzo al pieno delle sue possibilità. Va ripreso in mano sotto un profilo strutturale e nel frattempo siamo costretti ad utilizzarlo per attività con un numero limtato di spettatori».


A fine luglio la giunta ha preso atto del rapporto riepilogativo sulla Spes Arena, un documento che ne illustra le problematiche strutturali. Spicca in particolar modo la limitazione del carico neve in copertura a 20 kg/mq e la necessità di completare opere antincendio per 170 mila euro. L’unica alternativa al momento è quella di limitare la capienza degli spettatori sulle tribune ad un numero di 200 persone. Per far questo è necessario presentare apposita documentazione ai vigili del fuoco.


Ma il sindaco guarda al di là di questa soluzione tampone. «La struttura è vetusta» continua Massaro, «e la sua durata non è infinita. Stiamo valutando i costi di realizzazione di una nuova struttura».


Si tratta, per ora, solo di un’ipotesi. Rimane sul campo anche la possibilità di ristrutturare completamente la Spes Arena, un’opzione che ha però dei costi sul piano economico e che imporrebbe anche la chiusura del centro sportivo per il tempo necessario al suo rinnovamento. «Stiamo valutando i costi di una tensostruttura che sostituisca la Spes Arena» conclude il sindaco, «per ora si tratta di una valutazione interna alla giunta ma stiamo vagliando in parallelo entrambe le possibilità».


Valentina Voi


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