Spesa sociale, parte la contrattazione

Cgil e Cisl con i pensionati incontrano le amministrazioni comunali: si parlerà di strategie contro povertà e disagio
Di Martina Reolon

BELLUNO. Povertà, disagio e disuguaglianza sociali continuano a essere una costante. La ridotta capacità fiscale, a causa della crisi, interessa fette di popolazione sempre più rilevanti. I Comuni, dal canto loro, si trovano a gestire risorse via via più esigue. E, se fino a qualche anno fa sopperivano ai tagli statali con l’aumento delle tariffe, mantenendo però la spesa sociale, ora è in calo anche quest’ultima.

Per decidere insieme quali strade intraprendere allo scopo di gestire le poche risorse senza operare tagli ai servizi e al sociale, Cgil e Cisl Belluno, insieme alle rispettive federazioni dei pensionati, hanno avviato la contrattazione sociale con tutti i Comuni della provincia. Contrattazione che ha visto l’invio, a ciascun sindaco, di una lettera in cui sono elencate le tematiche da valutare e nella quale è chiesto un incontro. Il primo si è tenuto ieri nel Comune Alpago.

Secondo incontro lunedì a Chies, per poi far tappa, via via, in tutti e 64 i Comuni. Aliquote, fiscalità locale, razionalizzazione della spesa, tariffe eque per i servizi, fabbisogni abitativi, lotta all’evasione fiscale: sono alcuni dei temi al centro della piattaforma per la contrattazione. «Per la prima volta, come Cisl e Cgil, l’abbiamo siglata in modo comune e strutturato», commenta Rudy Roffarè, segretario Cisl Belluno Treviso. «Questo è fondamentale, specie in un contesto in cui i Comuni faticano a offrire i servizi minimi ed essenziali ai nostri cittadini. In ciascun incontro andremo dunque a proporre e individuare strategie per garantire un’equa distribuzione delle risorse, una pressione fiscale più progressiva e una definizione delle tariffe dei servizi sociali più attenta alle situazioni reddituali e familiari. Insomma, dobbiamo passare dal populismo e dalla difesa a tutti i costi dell’esistente a proposte serie e concrete». I sindacati daranno quindi il loro contributo alla redazione dei bilanci di previsione 2017. Che non saranno di facile preparazione, visto che i trasferimenti statali nei confronti degli enti locali, tra il 2015 e il 2016, sono scesi di 2 milioni e mezzo di euro. E ci sono altri 2 milioni e 300 mila in meno nel fondo di solidarietà comunale. «Ricordiamo che la spesa sociale in provincia è passata da oltre 30 milioni e 700 mila del 2009 a poco più di 26 milioni nel 2015», aggiunge Renato Bressan, segretario generale Spi Cgil, «un dato quanto mai allarmante».

«Oggi iniziamo dal Comune Alpago», continua, «una delle realtà andate incontro alla fusione e in cui vogliamo proporre una serie di operazioni: una di queste riguarda le addizionali Irpef. Ancora oggi Farra, Puos e Pieve hanno tre trattamenti diversi. Ora, visto che con la fusione arriveranno risorse importanti (e i sindacati andranno, in tutti gli incontri, a far riflettere sugli aspetti positivi della fusione, ndr), chiederemo di utilizzare i maggiori introiti per tentare di azzerare l’aliquota».

Ma con i Comuni i sindacati discuteranno anche di aliquote Tari e di spese correnti per istruzione pubblica, cultura, viabilità e trasporti, gestione del territorio e settore sociale. C’è poi il tema della riforma del sistema socio-sanitario. «Ci troviamo di fronte a grossi cambiamenti a livello provinciale, con l’Usl unica», fa presente Rino Dal Ben, segretario generale Cisl Fnp Belluno Treviso, «e i sindaci, nella Conferenza, giocano un ruolo da protagonisti. Ci sono alcune questioni che richiedono chiarezza: dai distretti all’aggregazione della medicina di base». «A essere oggetto di discussione anche il mondo del lavoro e tutto ciò che ruota attorno a esso», mette in risalto Mauro De Carli, segretario Cgil Belluno. «Pensiamo solo alla questione delle società partecipate o a quella degli appalti: questi ultimi continuano a essere al massimo ribasso. E si ricorre ai subappalti. Con conseguente calo di qualità dei lavori, di servizio ai cittadini, del salario di chi, questi lavori, li svolge materialmente».

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