Sport ed eventi per il turismo «Continuerò il lavoro avviato»

Trentaquattro anni, alla prima esperienza amministrativa: «Mi sono messo in gioco per la mia città» Fra le prime idee c’è quella di un evento, magari sportivo, per legare di più Belluno alla montagna 
BELLUNO. Appena insediato ha dovuto occuparsi della Spes arena. Con l’inizio degli allenamenti delle società sportive alle porte, era necessario capire cosa fare in caso di nevicate copiose, ed è stata mantenuta la limitazione in base alla quale l’impianto viene chiuso se sul tetto pesano più di 20 kg per metro quadrato. Nel frattempo ha incontrato il Belluno calcio per i campi sintetici che la società vuole realizzare in piazzale della Resistenza e a La Rossa. Ma è già iniziata anche la programmazione degli eventi natalizi, con l’obiettivo di riportare una pista di ghiaccio in centro storico.


Non avrà di che annoiarsi l’assessore Marco Bogo, scelto dal sindaco Massaro per occuparsi di sport, edilizia sportiva, parco fluviale di Lambioi, eventi e manifestazioni. Bogo ha 34 anni, è sposato, laureato in ingegneria e si occupa di prevenzione incendi e sicurezza sul lavoro. Candidato nella lista Belluno D+, è alla prima esperienza amministrativa.


Perché ha accettato e cosa si aspetta da questo incarico
?


«Ho accettato perché mi piace mettermi in gioco. Avevo dato la mia disponibilità a candidarmi per la volontà di fare qualcosa per la città in cui sono nato e cresciuto. Mi aspetto di lavorare per fare in modo che Belluno sia e continui ad essere una città viva, una città che si abbia voglia di visitare e di raccontare. Una città in cui si possa vivere bene».


A far vivere una città contribuiscono le iniziative, referato che è stato assegnato a lei. Come intende muoversi
?


«Proseguendo sulla linea che è stata avviata dal mio predecessore. Continueremo a promuovere l’organizzazione di manifestazioni sul nostro territorio. Per quest’anno la programmazione è già stata fatta, ma ho delle idee per il prossimo».


Qualche anticipazione
?


«Mi piacerebbe legare maggiormente Belluno alla montagna, anche attraverso un evento sportivo. Ci sono molte attività che si possono sviluppare, dal cicloturismo alla mountain bike, sport che stanno conquistando un numero sempre maggiore di appassionati e che possono contribuire ad aumentare i turisti in città».


A volte, però, si assiste ancora a sovrapposizioni di eventi: due o tre la stessa domenica, nessuno la domenica successiva. Pensa di creare un calendario per evitare questo problema in futuro
?


«Ce n’è già uno, a inizio anno vengono inserite le varie attività in programma. Ma c’è del lavoro da fare. Penso sia importante creare una rete fra le varie associazioni, comitati e gruppi che organizzano iniziative: è fondamentale che tutte si siedano attorno ad un tavolo e si parlino per incastrare le varie attività che hanno in programma».


Che progetti ha per il Nevegal
?


«Deve essere maggiormente pubblicizzato: bisogna portare a conoscenza della gente le iniziative che ci sono e che si fanno. Anche su questo c’è bisogno di lavorare molto. In questo momento sto ancora prendendo contatto con gli uffici, sto imparando a conoscere la macchina amministrativa ma ci lavoreremo».


Ha già iniziato a pensare alle iniziative per il Natale
?


«Vogliamo muoverci per tempo, per riuscire ad allestire una pista di ghiaccio in centro storico, il mercatino se ci sarà la possibilità, le luminarie, e tutte le altre manifestazioni legate al periodo. È stato stabilito un budget, non è detto sia sufficiente ma è una base da cui partire».


Fra i suoi referati c’è anche l’edilizia sportiva. Molti impianti hanno bisogno di interventi, dal palazzetto dello sport al polisportivo. C’è speranza che vengano effettuati?


«Appena mi sono insediato ho dovuto occuparmi della Spes arena, per garantire gli allenamenti delle squadre. Ci sono due problemi: l’apertura della parte alta delle tribune (manca il certificato di prevenzione antincendio e servirebbero 170 mila euro di interventi per ottenerlo) e il limite di 20 kg per metro quadro sul tetto: quando nevica troppo dobbiamo chiudere l’impianto. Per togliere quella limitazione servirebbe un intervento vicino al milione di euro. Per gli altri impianti, sto facendo il quadro della situazione, farò un elenco delle priorità e si darà precedenza agli interventi legati alla sicurezza e a quelli per il miglioramento energetico».


E il campo sintetico in piazzale della Resistenza?


«Mi spiace non sia stato realizzato, la macchina comunale si è fermata per le elezioni. C’è comunque la volontà di portarlo avanti, assolutamente, come qualsiasi intervento che vada a migliorare gli impianti utilizzati dai bambini e dai ragazzi della città».


Il vero problema sarà trovare i soldi per sistemare gli impianti.


«Uno dei miei obiettivi è cercare i finanziamenti per i lavori necessari. Uno dei prossimi appuntamenti che ho in agenda è con la Regione. Quest’anno c’era un bando dedicato alle strutture sportive, ma scadeva ai primi di luglio, proprio sotto rinnovo amministrativo, e non abbiamo potuto partecipare. È importante avere i progetti pronti per poter concorrere quando si apriranno fonti di finanziamento. La strada da seguire è quella».


Il Parco fluviale a Lambioi è diventato un’area di pregio, ci sono altri interventi da fare per migliorarlo?


«Si può sempre migliorare. A fine settembre tracceremo un bilancio, anche con Sportivamente Belluno e con i gestori del chiosco. Vogliamo valutare se le attrezzature per i bambini sono sufficienti e se coprono tutte le età, altrimenti vedremo come arricchire quello spazio».




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