"Sposarsi a Cortina": successo sul web per i matrimoni in rifugio

Aumentano di mese in mese i locali della conca ampezzana che aderiscono all'iniziativa e che si prestano ad essere sede della cerimonia nuziale con rito civile e aumentano le richieste di futuri sposi che vogliono dichiararsi amore eterno in un posto speciale. Anche un sito internet in inglese per lanciare l'iniziativa
Matrimonio a lago Ghedina in una foto di Bandion
Matrimonio a lago Ghedina in una foto di Bandion
CORTINA.
Il fascino delle Dolomiti e della sua Perla per il giorno del fatidico sì, da celebrare in un rifugio all'ombra delle montagne.


Decolla il progetto "Sposarsi a Cortina" realizzato dal consorzio "Cortina Turismo". Aumentano di mese in mese i locali che aderiscono all'iniziativa e che si prestano ad essere sede della cerimonia nuziale con rito civile e aumentano le richieste di futuri sposi che vogliono dichiararsi amore eterno in un posto speciale.


Attualmente ci si può sposare al rifugio Faloria, allo Scoiattoli e al Pomedes, all'Hotel Franceschi, a Baita Fraina, a lago Ghedina, a Col Tondo e al Faral. Già un matrimonio è stato celebrato a lago Ghedina e in programma ce n'è uno per settembre allo Scoiattoli e più avanti al Faral e a Col Tondo sotto le Tofane.


«Il progetto "Sposarsi a Cortina"», spiega Alessandro Broccolo, responsabile dei progetti speciali del consorzio "Cortina Turismo", «si sviluppa attorno a un complesso network di operatori locali, con l'obiettivo di offrire servizi unici e rendere davvero indimenticabile un giorno speciale. Dalla sede della cerimonia agli inviti, dal menù del rinfresco all'addobbo floreale, fino all'accompagnamento musicale, tutti gli aspetti organizzativi per il grande giorno sono definiti con la massima cura.


Un'ambiziosa iniziativa che, se da un lato consolida il legame tra Cortina e chi la designa come luogo delle proprie nozze, dall'altro contribuisce alla valorizzazione del patrimonio culturale e architettonico della conca ampezzana. Principalmente le richieste stanno arrivando da coppie non residenti a Cortina, ma c'è interesse anche qui, anche se la maggior parte dei valligiani si sposa in chiesa.


Quando sarà pronto il sito in inglese la proposta attirerà molto gli stranieri. Già in passato, infatti, il municipio di Cortina è stata sede di nozze di coppie provenienti anche dall'Australia; ora che hanno la possibilità di potersi sposare in luoghi incantati, immersi nella natura dolomitica, credo ne approfitteranno».

«E' un progetto nato un anno e mezzo fa», conclude Broccolo, «che unisce tutto il comparto turistico e artigianale della conca. Si pensi alle bomboniere: lavorazioni in filigrana, ferro battuto o in altri materiali legati alla tradizione del rinomato artigianato locale sono un valido esempio del meccanismo virtuoso, in termini di identità ed economia, che si viene a istituire. Oppure si pensi ai vari luoghi che continuano a diventare la sede del pranzo nuziale, ai panorami che faranno da sfondo al set fotografico. Tutti particolari di cui Cortina naturalmente gode e che messi insieme danno vita ad un progetto importante che potrà portare nuova linfa al comparto turistico. Per ora le cerimonie sono state celebrate e organizzate in maniera classica ma sono sicuro che prima o poi ci sarà qualche coppia di sposi che chiederà di poter arrampicare o di fare a corollario delle nozze qualcosa di bizzarro. Siamo pronti per tutte le necessità e lo sono tutti coloro che hanno aderito alla nostra iniziativa».

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