Spostare le corriere per fare spazio alla città
Presentati in teatro i cinque progetti per riqualificare la zona della stazione Idee diverse ma con una finalità comune: mettere ordine nel caos dei trasporti
BELLUNO. Dire addio alle corriere di fronte alla stazione per creare una nuova piazza dove passeggiare, conoscersi, rilassarsi. In una parola, vivere. Questa è l’idea di fondo che i finalisti del concorso di progettazione per la riqualificazione del piazzale della stazione hanno trasmesso alla platea presente ieri al teatro comunale di Belluno durante la presentazione dei cinque disegni in gara. In totale erano 35 (con la menzione, da parte dell’assessore Franco Frison, di un fuori concorso: quello del piccolo Luca, che ha affidato ad una lettera le sue innovative idee) ma nelle scorse settimane è avvenuta la prima scrematura che ha portato alla cinquina finalista: oggi la giuria sceglierà il vincitore.
Progetto Triches.
Il sorteggio ha deciso: tocca al raggruppamento bellunese e veneziano coordinato da Massimo Triches aprire le danze spiegando per primo il suo progetto. Gli architetti hanno sottolineato l’importanza del suolo, tanto che nel loro elaborato hanno introdotto materiali drenanti per aumentare la permeabilità del terreno. Rigorosa la divisione degli spazi nel caotico piazzale della stazione: gli stalli per le corriere sono tutti spostati nello spiazzo scoperto sopra il parcheggio Metropolis - una soluzione adottata da tutti i progetti in gara - garantendo alle vetture private il transito sul versante sud, quello più vicino alle scuole. La superficie pedonale occupa così metà piazzale e c’è spazio per sedute e info point ad alto tasso di tecnologia.
Progetto De Bridda.
È bellunese anche il secondo raggruppamento di professionisti che vedono come capogruppo Elisa De Bridda. L’elemento del cerchio ricorre nel progetto che privilegia pietre tipiche del Bellunese (dai sassi del Piave alla pietra di Cugnan) e li affianca ad un’attenta scelta della flora. Il verde accompagna i bellunesi nella nuova piazza pubblica pedonale mentre alle auto sono riservati spazi per una sosta “kiss and ride”, un po’ come succede negli aeroporti.
Progetto Moreno.
Un concorso di idee, quello legato alla riqualificazione di piazzale Vittime delle foibe, che non parla solo veneto. Anzi. Il team di Michele Moreno arriva da Milano e lancia una sfida a Dolomitibus: ottimizzare gli stalli riservati alla mobilità extraurbana grazie alla condivisione di alcuni spazi, consentendo così di ridurre a trenta gli stalli ricavati nell’area Metropolis. Grande attenzione all’integrazione con l’ambiente circostante: le diverse pietre utilizzate ripropongono la struttura delle Dolomiti bellunesi e non manca una fontana, presente anche in tutte le altre piazze della città.
Progetto Colombo.
Spazio è la parola d’ordine della squadra del comasco Emanuele Colombo. Allo storico palazzo della stazione viene regalato uno spiazzo che ne valorizza la vista ma che consente anche di organizzare eventi. Dall’altra parte, verso le Ricci, un’altra area pedonale ad uso degli studenti e dell’area commerciale. In mezzo si innesta via Dante, che porta le corriere fino al Metropolis. Tra tante soluzioni pratiche uno spunto per il futuro: un bel viale alberato che passa in mezzo alle scuole.
Progetto Bozzetto.
Il team del trevigiano Marco Bozzetto divide i percorsi degli autobus extraurbani, che proseguono da via Dante verso il Metropolis, da quelle dei bus urbani ai quali è riservata una pensilina di fronte alla stazione mentre ai taxi e agli aventi diritto è consentito di proseguire verso nord. Il tutto regolato da una rotonda a sud dell’attuale piazzale. Grazie a questa soluzione il Parco dell’Artigliere diventa un punto di incontro e lo spiazzo antistante la stazione un luogo dove la città si racconta. Ogni idea, come ha spiegato il professor Daniele Pini, della commissione giudicatrice, soddisfa esigenze diverse: «Sceglieremo quella ottimale» assicura. Il responso è questione di ore.
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