Spunta l’idea di istituire un sottosegretario per i problemi montani

Calalzo: l'ex senatore Erminio Boso, della Lega, svela i progetti del Carroccio: "E’ prevista la nomina di un sottosegretario senza portafoglio"
CALALZO.
Una giornata pesante quella di ieri in Cadore, per Bossi, Tremonti e Calderoli. Nonostante la festa di compleanno del ministro dell’Economia. Insulti, contestazioni ma, per la verità, anche applausi (solo in Friuli, però). A dare il segno negativo è stato soprattutto il pranzo consumato dai tre ministri.


«Sono spaventati della crisi economica», ha riferito l’ex senatore Erminio Boso, della Lega, pure lui commensale. Con una novità, tuttavia: «A pranzo abbiamo parlato anche di questioni territoriali. E’ prevista la nomina di un sottosegretario senza portafoglio per i progetti. Vediamo che cosa ne esce».

Mentre pranzavano il Pd stava inscenando la sua manifestazione di protesta. Ma è ben altro che ha fatto andare di travanzo quell’insalata frugale agli esponenti di Governo. «I ministri sono davvero preoccupati per la situazione economica» ha riferito Boso, «Tremonti teme le Borse europee, il casino che possono fare la Merkel e Sarkozy», ha continuato Boso, riferendo che Tremonti «continuava a chiedere ad un collaboratore l’andamento dei mercati sia americano che europeo. E quando ha visto quello tedesco e Usa, ha detto: “adesso, sacramento, tocca alla Francia». Boso, si sa, va preso con le pinze.


Ma poi ha subito precisato: «In verità i nostri ministri sono molto pessimisti, sono spaventati, ma voi non scrivetelo. Si sta mettendo male perché i mercati non hanno creduto alle proposte di Sarkozy e Merkel». E Tremonti avrebbe aggiunto (usiamo il condizionale, avendolo riferito Boso): “Alla fine questi signori devono fare gli eurobond se vogliono salvarsi”.

A dare il segno della preoccupazione di Bossi è quel “vaffa” che il ministro delle Riforme ha rivolto alla Rai che, a Forni di Sopra, voleva semplicemente chiedergli un commento sull’inaugurazione del mini elettrodotto tra il Friuli ed il Veneto.


Oltre a quella frase, Bossi ha aggiunto anche un gesto inequivocabile. Più sereno, apparentemente, il ministro Tremonti, alla sua prima uscita pubblica dopo il varo della manovra bis. «Fiat lux», è stato il suo commento («Con sole due parole in latino») al taglio del nastro dell’impianto dell’investimento di 200mila euro. Presenti alla cerimonia, fra gli altri, il sindaco di Lorenzago, Mario Tremonti e il governatore del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo.


A chi gli chiedeva quale sarà la fine dei piccoli comuni, specie di montagna, Tremonti ha singolarmente risposto: «Io sogno ogni notte di spostare un po’ più giù il cartello di Lorenzago». Appunto per salvare Lorenzago. E la prospettiva dell’unificazione dei Comuni, magari tra Lorenzago e Forni di Sopra? Il ministro ha risposto: «No, piuttosto conglobiamo anche Pelos». Che ne penserà, adesso Vigo di Cadore? «Attenzione, ministro», gli hanno subito fatto presenti quelli di Forni, «noi non vogliamo essere inglobati».


Mario Tremonti, primo cittadino di Lorenzago, ha ascoltato a distanza, e poi ha commentato: «E’ evidente che eventuali accorpamenti li faremo nell’ambito della Regione». Se a margine della cerimonia, Bossi non ha voluto parlare, a proposito della cena di compleanno, il senatur si è diretto verso Forni, Tremonti verso Lorenzago), a quanti erano accorsi a salutarlo, ha rassicurato: «Sulle pensioni terremo duro». Oggi ultimo giorno di vacanza. In serata comizio a Schio. Ma non è escluso un passaggio di Bossi per Belluno.

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