Sputano alla cameriera e la prendono a sberle Due clienti in tribunale
Sputano alla cameriera. La prendono a schiaffi e pugni, poi le tirano i capelli e la minacciano di morte con una bottiglia. Se ancora non bastasse, si fanno restituire la banconota da 500 euro con la quale avrebbero dovuto pagare il conto della cena. È accaduto al ristorante pizzeria Camping al Lago di Arsiè. Ecco perché, oltre a lesioni e minacce, le romene Mariana Moldovan e Daniela Maftei devono rispondere di estorsione. A parte che, nell’udienza in tribunale, la ragazza ha detto di aver dato lei i soldi alle due donne, perché l’importante era togliersele di torno.
Il suo datore di lavoro era presente e ha aggiunto di aver fatto loro uno sconto sul campeggio, perché non vedeva l’ora che se ne andassero, insieme ai cinque o sei uomini della comitiva. Il quadro accusatorio potrebbe anche cambiare. Certo, il racconto della ragazza è stato a tratti drammatico. Ne ha prese parecchie ed è scappata in cucina spaventata e soprattutto dolorante.
Questi ospiti del campeggio formavano una tavolata rumorosa e insofferente, in quella serata del luglio 2015: «Non sono facevano baccano, ma erano anche fastidiosi e maleducati. Hanno rimandato indietro diversi piatti, mancando di rispetto alle mie colleghe. A un certo punto, mi sono occupata io del tavolo, ma il peggio doveva ancora venire».
Alla cassa si presentano le due future imputate e il loro atteggiamento è descritto come violento e intimidatorio. Il conto era sui 200 euro e hanno tirato fuori una banconota più grossa, ricominciando a fare confusione: «Mi hanno sputato in faccia per due volte, minacciandomi di morte con una bottiglia. A sentire loro, non avrei visto la luce del sole il giorno dopo. Una delle due mi ha detto che l’altra non mi avrebbe fatto del male, ma dovevo per forza restituire i soldi, cosa che ho fatto sotto gli occhi del mio principale, perché quello che contava è che se ne andassero».
L’uomo ha parlato della cameriera come di una ragazza correttissima e anche la sua urgenza era che questi clienti così molesti se ne andassero. Gli altri testimoni sono stati congedati e il 18 aprile si andrà a sentenza. —
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