Stabilizzazione del posto, la carica dei 200 docenti

In provincia di Belluno, seguiti da Flc Cgil e da Gilda degli insegnanti, sono tanti coloro che potranno beneficiare dalla sentenza della Corte di giustizia europea
17/09/2008 ROMA LA SCUOLA ELEMENTARE IQBAL MASIH
17/09/2008 ROMA LA SCUOLA ELEMENTARE IQBAL MASIH

BELLUNO. Sono oltre un centinaio gli addetti della scuola in provincia di Belluno che potranno usufruire dei benefici derivanti dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea del 26 novembre scorso che ha chiuso in via definitiva il contrasto tra la normativa europea e quella nazionale in materia di ricorso al lavoro a tempo determinato da parte dell’amministrazione scolastica.

«Si tratta di una fondamentale vittoria di quei lavoratori precari (docenti e personale Ata) a cui i governi che si sono succeduti in questi anni hanno sempre negato il diritto alla stabilizzazione del rapporto di lavoro», dicono Walter Guastella, segretario della Flc Cgil e Livio D’Agostino della Gilda degli insegnanti.

Infatti sono queste due sigle sindacali che hanno continuato a portare avanti la causa per i loro iscritti: 98 persone per la Flc tra cui Ata e docenti e 64 (solo docenti) per la Gilda. Entrambi i sindacati evidenziano come questa sentenza sia una vittoria anche del loro impegno e perseveranza nel «perorare la causa dei nostri iscritti da decenni nel mondo della scuola e senza mai aver avuto una stabilizzazione».

Ma la sentenza prevede due modi di chiudere il contenzioso: l’assunzione a tempo indeterminato, ma anche il risarcimento. Toccherà quindi ai giudici che d’ora in avanti, come è presumibile, si vedranno sempre più sul tavolo queste cause, a determinare, in base anche alle richieste dei soggetti interessati, la strada migliore per riconoscere il loro lavoro.

«È bene ricordare», commentano Gustella e D’Agostino con la collega Milena Zucco, «che la sentenza della Corte di Giustizia Europea non produce alcun effetto automatico e immediato per chi può aspirare al riconoscimento individuale del diritto alla stabilizzazione». Sono interessati coloro che possono vantare almeno 36 mesi di supplenza per la copertura di posti vacanti e che non hanno in precedenza proposto ricorso con la stessa finalità e per i medesimi periodi per i quali avrebbero oggi titolo a ricorrere; chi, in possesso dei requisiti temporali, ha già proposto ricorso al Tribunale del Lavoro ed è ancora in attesa della relativa sentenza; chi, avendo già presentato e perduto il ricorso al Tribunale del Lavoro, ha presentato appello ed è in attesa della sentenza di secondo grado; ed infine coloro che negli anni scorsi avevano già presentato il ricorso al Tribunale del Lavoro e l’avevano perduto con sentenza definitiva – poiché non avevano proposto appello -, ma che da allora hanno nuovamente maturato il requisito dei 36 mesi. Intanto la Flc presto organizzerà un incontro pubblico da tenersi prevedibilmente entro il 20 dicembre. (p.d.a.)

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