Stalking, giovane condannato a 6 mesi

Minacciò di suicidarsi davanti a lei dopo la separazione
Un giovane è stato condannato per stalking ieri dal giudice
Un giovane è stato condannato per stalking ieri dal giudice
BELLUNO.
Non si rassegnava all'idea di aver perso la sua fidanzata. E soprattutto non sopportava di vederla uscire in compagnia di quello che era stato il suo "migliore" amico. Per questo motivo un giovane di Ponte nelle Alpi, A.S., 29 anni (difeso dall'avvocato Corrado Zasso), arrivò al punto di tentare il suicidio per due volte. Solo che alla disperazione, associava comportamenti ossessivi come telefonate e sms ad ogni ora del giorno alla sua ex e al suo fidanzato, pedinamenti, minacce trasversali come un peluche, fatto recapitare alla sua amata con la testa mozzata e la scritta: "Crepa". Tutti comportamenti che hanno influito, secondo l'accusa, sulla tranquillità della giovane donna. Un certificato medico attesterebbe gli stati d'ansia provocati dal comportamento ossessivo dell'imputato. Che ieri è stato condannato dal giudice Domenico Riposati alla pena di sei mesi di reclusione e al risarcimento di 10.000 euro alla parte civile (che ne aveva richiesti ben 40.000).

La giovane donna era stata sentita come teste nei mesi scorsi ed aveva parlato degli atteggiamenti ossessivi e minacciosi dell'imputato, che il 30 agosto 2009 tentò di impiccarsi ad un albero davanti a lei e al suo nuovo fidanzato. La sorella di quest'ultimo ha parlato anche di minacce per telefono nei confronti del fratello. «Mi disse che mio fratello non sarebbe tornato a casa vivo, dopo che aveva tradito la sua amicizia». Un dato su tutti: tra l'aprile e il settembre 2009 l'imputato inviò alla sua ex qualcosa come 574 sms.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi