Perseguita la ex inviandole uomini per incontri sexy: patteggia due anni
La relazione tra una donna bellunese e un uomo veneziano era stata interrotta da lei, ma lui non si era rassegnato. Ha sostituito la pena con i lavori di pubblica utilità
![L'uomo ha patteggiato per stalking](https://images.corrierealpi.it/view/acePublic/alias/contentid/1gxs44xhqzuo5ci1gdh/0/aulatribunale-jpeg.webp?f=16%3A9&w=840)
Tormentava la ex attraverso un sito di appuntamenti. Aprendo un profilo falso, le ha mandato a casa diversi uomini, convinti di poter passare momenti piacevoli e regolarmente respinti fino alla querela per stalking.
Il veneziano E.H. ha patteggiato due anni, convertiti in lavori di pubblica utilità. Il difensore Alberto Cilia di Belluno non aveva molte alternative all’accordo con il pm Alberto Primavera per l’applicazione della pena da parte del gup Enrica Marson.
L’uomo ha 38 anni e aveva intrattenuto una relazione con questa donna bellunese molto più grande di lui. Nonostante la ventina di anni di differenza, la storia è andata bene per qualche tempo, poi è stata lei a decidere di troncarla, anche perché aveva trovato un’altra persona, evidentemente più interessante di lui.
L’imputato, che ha un amministratore di sostegno per un leggero deficit mentale, non si è rassegnato a un finale così drastico. Non voleva riprendere il rapporto da dove era finito, ma ha cominciato a bersagliare la donna di telefonate e messaggi su whatsapp, nei quali minacciava apertamente di morte sia lei che la nuova fiamma.
È un assiduo residente su quasi tutti i social network e ha cercato di screditare la sua reputazione, pubblicando messaggi e promettendo di postare anche fotografie sessualmente compromettenti, in una specie di revenge porn.
Tutto questo ha seriamente preoccupato la parte offesa, che però non immaginava ancora a cosa sarebbe arrivato. Era già insieme a un altro uomo e non aveva bisogno di alternative, ma improvvisamente hanno iniziato a suonare alla sua porta individui mai visti prima, che dicevano di aver risposto a una sua precisa richiesta di avere un appuntamento con risvolti erotici. Cadeva pesantemente dalle nuvole e negava di aver mai cercato compagnia su un sito specializzato o su Instagram, poi ha capito cos’era successo.
Il suo ex si era spacciato per lei sulla piattaforma, reclutando diversi aspiranti amanti. La preoccupazione è diventata angoscia e fondata paura anche per la propria incolumità personale, pertanto si è decisa a querelare e costituirsi parte civile con Alessandra Conti. Il periodo contestato va dal marzo 2022 allo stesso mese dell’anno dopo.
Nel frattempo, l’indagato è stato sottoposto prima al divieto di avvicinamento, poi ai domiciliari, infine anche al carcere. Adesso ha il braccialetto elettronico e diversi mesi di lavori di pubblica utilità da fare.
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