Stalla distrutta dal fuoco, ingenti i danni

S. Pietro: pompieri in azione per un giorno intero. Bruciati 300 quintali di fieno per 8mila euro. Venti vacche senza tetto

SAN PIETRO DI CADORE. Hanno lavorato anche per tutta la giornata di ieri i vigili del fuoco di Santo Stefano per mettere in sicurezza quanto rimasto, praticamente nulla, della stalla di proprietà di Sergio Zampol a San Pietro di Cadore, incendiatasi lunedì sera probabilmente per un corto circuito.

L’allarme ai vigili del fuoco è arrivato poco dopo le 20 di lunedì. Quando sono arrivati sul posto, gli effettivi di Santo Stefano (co loro i volontari sempre di Santo Stefano e di Costalissoio) hanno trovato le fiamme già alte. Ad andare in fumo circa 300 quintali di fieno.

La stalla ospitava al piano terra 4-5 mucche delle venti di cui è proprietaria la famiglia Zampol (le altre erano fortunatamente al pascolo), mucche che all’inizio dell’incendio sono state tratte in salvo; al piano superiore del fienile di legno erano invece stipati i 300 quintali foraggio.

L’intera costruzione, mezza in muratura mezza di legno, è andata distrutta e i vigili del fuoco, presenti con 14 unità, hanno dovuto lavorare per tutta la notte per spegnere le fiamme. Poi da ieri mattina gli effettivi di Santo Stefano sono stati impegnati per smassare il fieno e verificare la presenza di eventuali focolai. L’operazione è durata fino alla tarda serata di ieri. Ora si dovranno quantificare i danni.

Ad accorgersi che qualcosa non andava lunedì sera, erano stati proprio Sergio Zampol e il figlio che, di ritorno da una stalla che hanno vicino a quella distrutta, hanno visto un edificio nelle vicinanze stranamente illuminata. A quel punto sono subito corsi al fienile traendo in salvo le manze. Immediata la richiesta di aiuto ai pompieri.

Il calcolo dei danni è ancora incerta, anche se, come fanno sapere da casa Zampol, soltanto di fieno c’è una perdita di 7-8000 euro. «Quel foraggio serviva per tutto l’inverno per le 20 manze, che sarebbero state ospitate da dicembre in poi in quella stalla che ora non c’è più», dicono i Zampol, comprensibilmente dispiaciuti per quanto avvenuto. Ma poi aggiungono: «Se si fosse fatto male qualcuno o se avessimo perduto qualche capo di bestiame sarebbe stato molto peggio. Per quanto è successo, in qualche modo faremo. Siamo preoccupati perché l’inverno avanza e dobbiamo trovare un nuovo ricovero e nuovo foraggio per le nostre mucche. Non sarà facile, ma ce la faremo».

Paola Dall’Anese

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