Stanze e cene a scrocco, coppia non paga

Ristoranti e bed&breakfast di Vittorio Veneto truffati da due misteriosi coniugi bellunesi: circa 2000 euro non saldati

VITTORIO VENETO. Stanze di lusso, lauti pranzi e raffinate bevute. Ma, soprattutto, diversi conti lasciati da pagare. Ecco le vacanze natalizie di una coppia di cinquantenni che da alcune settimane sta frequentando bed and breakfast, ristoranti e bar di Vittorio Veneto, seminando dietro di sé insoluti e rabbia. A farne più di tutti le spese un bed and breakfast dove l’ineffabile coppia ha lasciato da pagare ben 1.700 euro.

Altri conti aperti sono stati registrati anche in diversi ristoranti dove i due, residenti nel Bellunese, hanno pranzato rinviando il pagamento a data da destinarsi. Salvo poi sparire dall’orizzonte.

Per fortuna la voce si è sparsa tra gli esercenti, stoppando altri tentativi dei due personaggi. «È capitato anche a noi, due settimane fa», raccontano alla spaghetteria “La Loggia" di piazza Giovanni Paolo I, «hanno lasciato da pagare tre pranzi. Ci ha tratto in inganno il fatto che erano venuti anche l’anno scorso e in quell’occasione avevano saldato». Nel ristorante cenedese i “turisti per caso” hanno raccontato di essere in città per seguire dei lavori e che sarebbero tornati il giorno successivo per saldare quanto dovuto.

«Una sera addirittura l’uomo è venuto a chiederci una pasta dicendo che la signora si sentiva poco bene», aggiungono alla spaghetteria. «Tutto falso, visto che alcuni passanti avevano notato la donna passeggiare tranquillamente sotto i portici». «Sono due personaggi davvero sfrontate», confermano nella vicina osteria “Da Rico” dove hanno lasciato due pranzi scoperti. «Sono venuti sabato e domenica e mi hanno chiesto di mangiare qualcosa di speciale», racconta la titolare Ivette Soldati, «e purtroppo ci sono cascata. Mi hanno detto che mi avrebbero pagato martedì. Non li ho più visti».

In un bed and breakfast sono rimasti un mese con il conto che lievitava di giorno in giorno. «Avevano un sacco di pretese», fanno sapere i titolari, «fammi il letto, fammi il caffè, accendimi il riscaldamento. Era un continuo chiedere, Se ci avessero detto di trovarsi in difficoltà avremmo anche cercato di aiutarli. Hanno invece preteso la camera più bella e chiesto la colazione tutte le mattine. In più ci hanno preso le provviste dalla cucina. Alla fine ci hanno dato 600 euro su un conto di oltre duemila. Intanto abbiamo trattenuto i bagagli e avvertito i carabinieri. Ma ancora non li abbiamo visti».

Intanto la coppia non si è persa d’animo e ci ha riprovato in un altro bed and breakfast a nord della città. «Hanno ordinato la camera più costosa», spiegano, «ma quando gli abbiamo chiesto i documenti se ne sono andati».

Francesca Gallo

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