Stanziati i 130 mila euro del vecchio avanzo

Cesio, i soldi sono stati destinati a illuminazione, auto dei vigili e contratti Via libera al progetto esecutivo per il centro per prodotti agricoli a Busche

CESIOMAGGIORE. I soldi dell’avanzo accantonati in via prudenziale dalla precedente amministrazione sono stati destinati per dotazioni infrastrutturali (nuovi impianti di illuminazione pubblica e sistemazione della piazza di Menin), per la manutenzione straordinaria, per l’acquisto di una nuova auto in uso alla polizia municipale, per l’adeguamento contrattuale dei dipendenti e per gli incarichi di consulenza relativi al futuro centro di trasformazione dei prodotti agricoli locali da realizzare a Busche.

All’ultimo consiglio comunale è spettato al vicesindaco Carlo Vigna, assessore al bilancio, specificare come e dove saranno investiti i 130 mila euro di avanzo, «ereditati da un bilancio in regola, ma accantonati per prudenza».

La variazione dà modo di poter far fronte a spese necessarie e previste e di procedere con l’incarico per il progetto esecutivo di Busche, ha sottolineato il sindaco Carlo Zanella che ha informato i consiglieri sullo stato dell’arte.

«La variazione di bilancio permette di dare il via alla realizzazione del fabbricato», ha detto il sindaco Zanella. «Abbiamo già avuto un incontro con Fonzaso per la ripartizione della spesa di compartecipazione dei due enti cointeressati al progetto, di cui Cesio è capofila. La previsione è di terminare l’opera a inizio 2020 con la prospettiva di entrare a regime entro il 2023. Sarà fatto poi un bando pubblico per l’individuazione del cofinanziatore privato».

Su richiesta del capogruppo di Cittadini per Cesiomaggiore, Wilmer De Bortoli, si sono fatte successivamente previsioni su quanto frutterà al Comune l’attività di Orsera.

«La voce dell’affitto della struttura ricettiva», ha risposto il sindaco, «consente all’ente di incamerare diecimila euro annui. La cosa più opportuna è di reinvestire questi soldi nella manutenzione del complesso. È poca cosa ma è già qualcosa, a fronte di un progetto per la riqualificazione complessiva dell’area che, secondo una prima bozza, potrebbe incidere fino a un milione di euro. È ovvio che un investimento di questo tipo imponga l’accesso a qualche successivo finanziamento di area vasta».

È spettato infine all’assessore alle politiche sociali Martina Stach informare sull’elezione dei capifrazione che ha registrato il nulla di fatto, cioè nessun candidato e nessun eletto, per Busche, Can e Marsiai.

Gli eletti per le altre sei frazioni che rappresentano aree omogenee sono Elisa De Nardin per Cesiomaggiore, Oscar Arboit per Fianema, Romeo Ferro per Menin, Lucio Pollet per Soranzen, Rosanna Gris per Pullir e Armando Bissacot per Pez.

Laura Milano

©RIPRODUZIONE RISERVATA.

Riproduzione riservata © Corriere delle Alpi