Stazione, pedoni più sicuri partito il concorso di idee
Esce oggi il bando per progettare il nuovo piazzale, all’interno del piano finanziato dal governo. Previste aree pedonali, per le bici, via Dante più ampia
BELLUNO. Fra le 7 e le 8 del mattino nel piazzale della stazione si riversano oltre quattromila persone. Studenti e lavoratori, in arrivo con autobus e corriere da ogni angolo della provincia, costretti a condividere lo stesso spazio con auto, moto, motorini, mezzi pubblici. Migliorare la sicurezza dei pedoni è l’obiettivo del progetto che rientra nel piano di rigenerazione urbana, finanziato dalla Presidenza del consiglio dei ministri e che porterà 18 milioni di euro in città. Per disegnare il nuovo piazzale della stazione, il Comune e Dolomitibus hanno deciso di affidarsi ad un concorso di idee.
Il bando, preparato dalla Fondazione architettura Belluno Dolomiti, uscirà oggi e i progettisti hanno tempo fino al 23 ottobre per presentare i loro elaborati. Alla fine di novembre ci sarà una presentazione pubblica dei progetti: la cittadinanza ha il diritto di conoscerli, visto che si tratta di trasformare completamente uno spazio pubblico molto frequentato e utilizzato.
Uno spazio da ripensare.
Agli architetti si chiede di pensare non solo al piazzale in senso stretto, ma di allargare il loro studio alle aree contermini: via De Min, via Dante (via d’accesso al piazzale e punto di sosta degli autobus urbani), l’area sopra il parcheggio Metropolis. «Lo studio da fare sarà complesso», spiega l’assessore Franco Frison. «L’obiettivo primario è garantire maggiore sicurezza ai pedoni. I numeri delle persone presenti in quello spazio nelle ore di punta sono chiari e un intervento è fondamentale».
Quattromila pedoni camminano fra autobus e auto.
Fra le 7 e le 8 arrivano 35 corriere da tutta la provincia, con a bordo 2250 studenti abbonati e 250 lavoratori abbonati. In via Dante approdano 21 autobus urbani con 900 studenti e 280 lavoratori. A questi vanno aggiunti gli utenti occasionali, chi arriva in treno, i privati che si muovono con la propria auto. Si stima che nel piazzale della stazione fra le 7 e le 8 (e poi fra le 12 e le 13) si muovano circa 4500 persone.
Aree sicure per i pedoni, le bici, i taxi.
«Oggi quello spazio è un piazzale asfaltato, privo di arredo urbano», continua Frison. «Ai progettisti chiediamo un progetto di qualità, che consideri percorsi in sicurezza per i pedoni, un’attenzione alla mobilità alternativa perché è necessario garantire un collegamento ciclabile fra via De Min e piazzale Marconi, ma anche un progetto che garantisca la funzionalità ai taxi. Pensiamo anche ad una riqualificazione degli spazi adibiti ad attività commerciale, lungo il lato opposto alla stazione dei treni». Fra le ipotesi c’era quella di creare una grande isola pedonale nel mezzo del piazzale, e di far passare i mezzi pubblici attorno. Il parcheggio sarebbe spostato sopra il Metropolis.
Nel piazzale dovranno essere previste aree per le biciclette (anche con postazioni per il bike sharing), e il parcheggio privato dovrebbe limitarsi a brevi operazioni di carico e scarico. Spetterà agli architetti che parteciperanno al concorso disegnare come dare vita a queste necessità.
Via Dante si allarga.
Non è oggetto del concorso di progettazione, ma si chiede uno studio anche per via Dante. Qui ci sono le fermate degli autobus urbani, e attorno all’una gli studenti si riversano anche sulla strada in attesa del bus che li porti a casa. Il marciapiede è troppo stretto, e fra le soluzioni si ipotizza quella di ampliarlo arretrando la ringhiera che delimita il liceo classico Tiziano. Non si esclude inoltre di regolamentare i flussi di traffico delle auto private, almeno nelle ore di punta.
Un intervento da 770 mila euro.
A finanziare la riqualificazione, che costerà 770 mila euro, sono il governo, attraverso il piano di rigenerazione urbana, e Dolomitibus, che investirà 200 mila euro. Anche i costi del concorso di progettazione sono inseriti in questo piano.
La firma dell’intesa con la presidenza del consiglio dei ministri avverrà in autunno, assicura l’assessore. Da quel momento comincerà la grande trasformazione della città, perché nel “Progetto Belluno” ci sono anche gli interventi a Palazzo Crepadona, lungo il Piave, sopra il parcheggio Caffi. «I finanziamenti ci sono, aspettiamo solo la firma», conclude Frison, ringraziando la Fondazione architettura, gli uffici urbanistica e Dolomitibus per la sinergia creata per la riqualificazione del piazzale della stazione.
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