Stipendi non pagati Quaranta lavoratori pronti a “serrare” l’albergo Tre Croci

In ballo ci sono circa 200mila euro, a rischio l’apertura di oggi

Rimpallo di responsabilità tra proprietà e general contractor

Marina Menardi
Protesta dei titolari e dei lavoratori delle due imprese che hanno lavorato all'Hotel Tre Croci per mancati pagamenti - Passo Tre Croci di Cortina d'Ampezzo - Da Rin - Perona
Protesta dei titolari e dei lavoratori delle due imprese che hanno lavorato all'Hotel Tre Croci per mancati pagamenti - Passo Tre Croci di Cortina d'Ampezzo - Da Rin - Perona

CORTINA. Un sit-in davanti al B&B Hotel Cortina Passo Tre Croci, a un giorno dall’apertura della stagione estiva, per manifestare contro i mancati pagamenti del cantiere che ha portato alla riqualificazione della struttura. Erano una quarantina gli operai delle ditte Edilcantieri Srl, che ha condotto l’appalto, e della G3 Multiservice e della Isole Gessi che hanno eseguito lavori in sub appalto, questa mattina con cartelli e bandiere, minacciavano di rimanere lì fino a domani, giornata di apertura, e di non fare nè entrare e né uscire nessuno.

«Abbiamo iniziato a luglio 2020 e lavorato sodo, a volte stando qui dalle 7 e mezzo del mattino fino alle nove di sera, per far sì che l’hotel aprisse in tempo», affermano i responsabili delle due aziende, Salama della G3 Multiservice e Mustafà Gomaa della Isole Gessi, «abbiamo portato a termine il nostro lavoro a gennaio, ricevendo alcuni acconti dalla Edilcantieri; ma da novembre non vediamo più un soldo, perché la stessa Edilcantieri ne avanza. Da qui ora non andiamo via, l’unica ragione che ci convincerà sarà quella di avere avuto i soldi che ci spettano».

La pazienza è finita, insomma. I responsabili assicurano di avere avvisato la B&B Hotels un mese fa del fatto che avrebbero manifestato a Cortina. La società milanese aveva assicurato che per fine aprile tutti sarebbero stati pagati, ma così non è stato.

«Reclamiamo semplicemente quanto ci spetta. Se questa struttura è stata rimessa a nuovo dopo vent’anni di chiusura, con i collaudi e l’agibilità a norma, è grazie al nostro lavoro. Ci sono 50 famiglie che hanno bisogno di mangiare».

Le due imprese si sono anche rivolti al sindacato, la Cigl di Belluno, che era presente ieri al passo Tre Croci con il suo rappresentante per l’edilizia Marco Nardini.

«Il sindacato è qui per tutelare l’impresa e i suoi dipendenti», afferma, «i lavoratori non ricevono i soldi perché non li riceve l’impresa che ha fatto i lavori in subappalto, e nemmeno l’impresa che ha avuto in appalto direttamente dalla B&B Hotels. Ora ci aspettiamo che ognuno saldi i propri conti».

Solidarietà ai lavoratori è arrivata dalla SBP Termoidraulica di Annone Veneto.

Il gruppo B&B Hotels si chiama fuori dalle responsabilità. “Il nostro gruppo B&B è estraneo ai fatti e si dissocia completamente dai motivi della protesta, in quanto il malumore sorto è da attribuirsi esclusivamente al comportamento del General Contractor che ha stipulato i contratti con gli operai impiegati per la ristrutturazione dell’hotel. B&B Hotels ha sempre, garantito professionalità, sicurezza e rispetto delle norme vigenti”, commenta Valerio Duchini Presidente e AD di B&B Hotels Italia.

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