Stop al “patto” per cinque comuni
BELLUNO. L’Alpago “baciato” dal governo Renzi con ben quattro comuni che potranno derogare dal patto di stabilità. Ma è Vigo di Cadore, poco più di 1500 abitanti, a battere il banco: grazie al decreto Sblocca Italia potrà beneficiare di 300 mila euro per la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione dell’ex scuola di Laggio.
Si raccolgono in autunno i frutti di quanto seminato ques’estate: entro il 15 giugno i Comuni erano stati invitati ad inviare al governo Renzi le loro richieste di deroga al patto di stabilità. Le segnalazioni da parte degli enti locali erano state 333: solo 128, però, rispondono ai requisiti imposti dal governo. Di queste, cinque provengono dalla provincia di Belluno.
La mappa dei Comuni a cura di Marianna Bruschi
Oltre a Vigo di Cadore, che otterrà la deroga più consistente, ci sono quattro Comuni dell’Alpago: Chies, Pieve, Tambre e Puos. Chies otterrà lo sblocco di 100 mila euro per la valorizzazione delle aree svantaggiate per opere come strade, piazze, trasporti e illuminazione pubblica. Stessa categoria, questa volta ristretta al miglioramento della viabilità comunale, per Pieve che ottiene 72.590 euro. A Tambre arriveranno 30 mila euro da destinare alla valorizzazione delle aree svantaggiate.
Puos d’Alpago, invece, vedrà finanziamenti rivolti principalmente alle scuole. Grazie alla deroga del governo verranno investiti 75 mila euro per la messa in sicurezza delle scuole elementari mentre altri 15 mila euro serviranno alla copertura con pannelli fotovoltaici della scuola primaria.
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